Blog / Inediti del blog / M. Céline C. | 28 Ottobre 2017

M. Céline C. – Le corde dell’amore non si spezzano

M. Céline C. regala al blog questa poesia e ci dice: “Questa è l’ultima poesia di questo ciclo di dodici. È stato un percorso intenso, denso, a tratti senza fiato. Ma mi è servito, moltissimo. E’ stato un processo di dilatazione del cuore. Non so se a qualcuno abbia fatto bene assistere a questo processo praticamente in diretta, senza veli e non so neanche se sia stato veramente compreso che si stesse assistendo a un vero e proprio “happening”. Lo è stato. E sono accaduta, in diretta, mentre la vita correva con me dentro e io correvo con la vita dentro. Ho affidato al Cielo ogni singola parola e spero che il Cielo le porti ancora queste parole dove qualcuno le aspetta. Grazie per avermi sopportato e per il silenzio che talvolta non è stato facile da capire ma che oggi mi è chiaro e di cui sono grata. Era per me, perché trovassi da sola la forza di amare come mi è chiesto di fare.

***

A mia figlia

LE CORDE DELL’AMORE NON SI SPEZZANO

Pile di libri
che faticano
a trovare il baricentro
su un comodino
che accumula, stanco
il mio bisogno di senso;
libri che crollano
su pagine aperte,
stropicciate,
e le pagine, le parole,
per quanto tu possa sfiorarle,
non ti accarezzano mai la pelle.

L’amore, quello vero,
lo cerco da sempre,
tra i racconti di cuori solitari,
gente comune, visionari e santi.
E non mi bastava vederlo
volevo toccarlo,
carpirne il segreto.
L’amore è Mistero
e capivo che c’era da entrarci,
da entrarci dentro.

L’ho cercato l’amore
perché mi mancava qualcosa,
un bisogno irrisolto,
come quello di tutti,
una domanda
che si esauriva
nel puntare il dito contro chi
non mi aveva saputo insegnare.
E vivendo capivo che
l’altro ti può dare l’amore,
ma il coraggio di amare
dipende dal tuo desiderio,
e “l’essere amore”
dipende da Uno che si è fatto Amore.

E’ così che mi hai dato il coraggio.

Sei arrivata tu.
La risposta più chiara.
La tua manina
ha fatto di più
di tutte le colpe,
di tutti gli errori,
di tutte le domande,
di tutto il dolore.

Hai rimesso a posto tutto
perché hai stravolto tutto.
Ed è stato l’inizio.

In quella manina
ho toccato tutta la tenerezza del mondo,
troppa per un misero cuore,
troppa per tenerla per me,
troppa perché contenesse solo te.
Era tutto l’Amore mai dato,
tutto l’Amore desiderato
e fino ad allora risparmiato.

Sì, perché l’amore
lo risparmiamo,
prudentemente,
sapientemente,
avaramente.

Invece l’amore è il talento
più prezioso del mondo,
che non è fatto
per essere tenuto in tasca.
Sono stati i tuoi occhi
a farmi svuotare le tasche,
a farmi fare i conti
con quel poco
che avevo.

Mi hai mostrato
che tutto l’amore
non era in quello
che potevo misurare
ma era in quello
che non dovevo misurare.

Tu volevi tutto,
perché hai dato tutto.
E hai preso e continui a prendere.
Perché il dolore
unito all’amore
continua a prendere e a dare
solo per allargare.

Hai teso le corde
del mio cuore
fino a farmi temere
di vederle spezzate,
hai sconvolto la mia ragione
definitivamente,
e ho imparato tremando
che quelle corde
non si spezzano,
sono elastiche,
si possono tendere,
con delicatezza,
con decisione, con energia,
ma non si spezzano mai,
resistono,
resistono oltre,
oltre il confine di ciò
che è accettabile, comprensibile, comunicabile.

L’amore è
il sentimento più resistente che esista
ti bagna come l’acqua,
ti rafforza come la roccia,
ti rende tenace come il dolore.
E mentre da solo, il dolore ti sfinisce,
l’amore, nel dolore,
ti lavora e ti genera ancora e mille volte ancora.

Il cuore non ha limiti,
i limiti sono i nostri.
Ma ha pareti.
La paura è una parete
troppo stretta,
una coperta che non ti copre mai,
è un diaframma contratto
che non ti fa respirare,
ha bisogno di regole,
di premesse e deduzioni.
L’amore non decolla
se non molliamo le nostre sicurezze,
e non accettiamo di non riaverle più indietro.
La potenza
dell’amore sta proprio
nel lasciarle andare, tutte.
Nel lasciarsi portare,
nel rinunciare al male,
al male che facciamo,
che ci fanno,
che la realtà ci fa,
nell’attraversare tutto
cercando il bene nascosto
con la certezza di trovarlo.

In questo amore
io ho incontrato l’Amore
e non voglio più risparmiare niente
di quello che mi è stato dato,
perché l’Amore
quando ti prende, esige Amore.

L’Amore sei Tu,
per sempre Tu,
in ogni tu che incontro pensando a te.
Non c’è posto per te
sul mio comodino,
tu sei Tu
perchè Ti ho presente
a tutte le ore
e cambio la mia vita per Te,
e Ti lascio entrare
in ogni istante
in quello spazio senza misura
dove i Tuoi occhi mi guardano,
la Tua voce mi cerca,
i Tuoi abbracci mi avvolgono,
e io Ti cerco,
mi perdo,
e commossamente Ti trovo
e vivo tutto il Bene che Tu
hai pensato per me
per farlo con me.

M. Céline C.

Nata in un piccolo paese, si trasferisce in diverse città d’Italia per studio e per lavoro. Da sempre amante dell’arte e della poesia. Moglie, madre, lavora in tutt’altro ambito ma prepotentemente la passione per la scrittura ogni tanto si riappropria di uno spazio importante. M.Céline C. ha un’autentica passione per le relazioni umane. Fondamentalmente disobbediente, diretta, schietta. I suoi brani mostrano sempre quella “sicura insicurezza” che da sempre sperimenta nella vita.