Le Lettere di Renato Pierri – Il peccato originale. Qualcosa non quadra…
Sul blog “Come Gesù” del prete e scrittore Mauro Leonardi, si possono leggere concetti come i seguenti:
«Si nasce col peccato originale. E il dogma della Chiesa dice che il peccato originale ferisce l’uomo in naturalibus, nelle sue dimensioni naturali… Il peccato originale impedisce alla lunga anche di accorgersi che l’aborto è peccato, perché il peccato originale ferisce gli uomini nell’intelligenza naturale: per il peccato originale è offuscata l’intelligenza in quanto tale, non solo è indebolita la volontà. Per cui, anche ciò che è naturale, anche ciò che è creaturale, anche ciò che è contro il cuore, contro il gesto creaturale, l’uomo è annebbiato nel riconoscerlo. Non è che non lo può riconoscere, ma è annebbiato dentro. Non si capisce la realtà, non si capisce il mondo, se non si parte da qui».
E poi, per dimostrare l’immensa bontà e misericordia divina:
«Papa Francesco ha detto: “Dio non nasconde il peccato, ma lo distrugge e lo cancella; ma lo cancella proprio dalla radice. Dio cancella il nostro peccato proprio dalla radice, tutto! Perciò il penitente ridiventa puro, ogni macchia è eliminata ed egli ora è più bianco della neve incontaminata”».
Niente di male. Ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero. Ma il fatto è che alcuni sul blog applaudono, altri tacciono, il che di norma significa che acconsentono, e nessuno ha niente da ridire. Eppure a me pare che qualcosa non quadri.
Se la libertà dell’uomo con tutti i limiti che conosciamo è anche fortemente condizionata dal peccato originale al punto da offuscare l’intelligenza, da impedire alla lunga di accorgersi che, non so, l’omicidio è peccato, la colpa, se esiste, è ridottissima, quasi inconsistente. Ne consegue che tante lodi al Signore per la sua infinita misericordia non sono giustificate. Non occorre una misericordia infinita per concedere il perdono a chi ha una colpa lieve, quasi inconsistente, giacché quasi privo della libertà.
Ma siamo proprio certi che esistano le conseguenze di un peccato originale? Nel vangelo di Giovanni si legge: «Ecco l’agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo» (Gv 1,29). Lo ha tolto o non lo ha tolto il peccato dal mondo? E in Isaia 53,12: «Il giusto mio servo giustificherà le moltitudini addossandosi egli le loro iniquità». Se ne deduce che tutti i bambini del mondo nascono “più bianchi della neve incontaminata”. Oppure no? Oppure l’immensa misericordia divina non poteva giungere fino a questo punto? Non poteva cancellare il peccato originale “proprio alla radice”? Non poteva? E l’Immacolata Concezione? Madonna sì, bambini no? Qualcosa non quadra.
Il teologo Vito Mancuso scrive: “Sarebbe opportuno liberarsi dalla visione distorta del peccato originale, e smettere di considerare l’uomo, per il semplice fatto di essere nato, un peccatore. Il peccato originale è un’offesa alla creazione, un insulto alla vita, uno sfregio all’innocenza e alla bontà della natura, alla sua origine divina” (L’anima e il suo destino, pag. 167). Come non dargli ragione?
Renato Pierri