7 ottobre – La sua felicità
Stella è bella. È inutile dire che vive male. Che fuma troppo. Che beve troppo. Che mangia poco. Che dorme troppo. Che non va mai a letto quando è ora di andare a letto. Che non sa amare. Che ha troppi uomini. Che ha poche amiche. Che si veste da poco di buono. (Ma su questa cosa, intanto, sta migliorando). (Non per pudore ma perché va di moda la donna chic.) (Ma va bene uguale.) (E poi vuole cambiare tipo di uomini.) (Allora si veste meglio.) (Si copre di più per una strategia.) (Ma va bene uguale.) Insomma, è inutile dire tutte le cose che sono sbagliate. È inutile. Perché lei è bella. Non bella di corpo. Non solo. È bella perché vuole essere felice. E secondo me. Se smette di fare boiate. Se dorme. Mangia. Sta con le amiche sue per starci insieme e non solo per organizzare la serata. E se esce con gli uomini e non ci rientra a casa. Secondo me sarà felicissima. Secondo me. Io la vedo la sua bellezza e prima o poi la vedrà anche lei e se la terrà per sé. Le sarà preziosa la sua felicità. Come le sue unghie. E cercherà di non spezzarla. Come fa con le sue unghie.
Paci è sposata con René, un uomo che la trascura. Ha una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Si mantiene facendo pulizie
Tratto da Avvenire
“In tre mesi” è il nome della rubrica di prima pagina che Avvenire mi ha affidato per i mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2017. I brani che verranno pubblicati ogni giorno, per appunto “In tre mesi”, sono tratti da Il diario di Paci, l’esercizio poetico dal quale poi è nato il romanzo Una giornata di Susanna, Cooper. Il brano originario del pezzo pubblicato oggi si può trovare qui.