Articoli / Blog | 05 Ottobre 2017

MIO Anno II n. 40/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Le Messe non hanno prezzo

Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù.  

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Caro don Mauro, da poco è mancato mio nonno e per la nostra famiglia c’è stato, oltre al dolore, anche il salasso economico. A parte la tristezza di alcune imprese funebri che non avevano rispetto di noi nemmeno in ospedale, al momento del funerale, senza alcun eccesso, abbiamo dovuto pagare una fortuna. Anche in Chiesa, per l’offerta della Messa che per la trigesima, abbiamo dovuto pagare una somma non trascurabile. Non è uno scandalo? (Giorgio, Napoli)

Caro Giorgio, 

hai ragione. Credo che per alcuni servizi – e quello funebre è certamente uno di questi- dovrebbe esistere un canale pubblico che offra un servizio decoroso a costi contenuti o anche gratuiti. Mi appellerei anche alla coscienza delle imprese funebri che dovrebbero non solo rispettare l’intimità e il dolore di un momento così delicato come il trapasso di una persona cara, ma che dovrebbero anche offrire un servizio a costi molto calmierati, mettendo in secondo piano il profitto. Che in Chiesa poi si chieda “un prezzo” per funerali e Messe è assolutamente scandaloso. Un conto è che ci sia la possibilità di lasciare un’offerta, altra cosa è che ci sia una sorta di listino prezzi. La Chiesa non è una società di servizi ed è assolutamente immorale che chieda soldi a fronte di un servizio che è di natura prettamente spirituale. Papa Francesco si è battuto da subito contro queste richieste improprie che allontanano i fedeli e non li aiutano, invece, a sentirsi responsabili e liberamente chiamati a contribuire alla vita comunitaria, ai bisogni economici della parrocchia e delle famiglie più povere.