Blog / Renato Pierri | 04 Ottobre 2017

Le Lettere di Renato Pierri – Che brutto sentirsi orfanello a ottantun anni

Improvvisamente sono diventato orfano (la pagina è definita orfana),  e non enciclopedico (la pagina è definita non enciclopedica). Un brutto affare davvero. Ma sì, perché vedete, secondo me è meglio non esistere che esistere ed essere orfano e per di più anche non enciclopedico. Ma no, ma no, non parlavo dell’esistenza nel mondo, è ovvio che nel mondo è meglio esistere anche essendo orfani e per di più non enciclopedici, parlavo dell’esistenza nel mondo di Wikipedia. Ma sì, che ci starei a fare nel mondo di Wikipedia, orfano e non enciclopedico? Del resto, io manco ci pensavo lontanamente ad esistere nel bel mondo di Wikipedia. Fu un signore che non conoscevo, un giorno, a chiedermi il permesso di farmi esistere in quel mondo. Diciamo che fu il mio secondo creatore. Fiat Renato Pierri, e Renato Pierri fu fatto.  Nel mondo di Wikipedia, eh. Me ne sono stato tranquillo, in questa nuova esistenza, per qualche anno senza che nessuno mi disturbasse, tranquillissimo, quando un giorno, non scopro per caso  d’essere diventato, come accennavo,  orfano e non enciclopedico? Ora, pazienza per la non enciclopedicità, ma sentirsi orfanelli, che brutto, che brutto sentirsi orfanelli ad una certa età. Un vecchio orfanello. Che fare? Ero disperato. Disperatissimo perché rischiavo anche di morire. Nel mondo di Wikipedia, ovviamente. Ne ho parlato al caro amico don Mauro Leonardi, ma sì il prete e scrittore. Non sapete chi è? Cercate nel mondo di Wikipedia. Ne ho parlato con lui, dicevo, e lui in mio soccorso, per non farmi morire, ha chiamato i maghi (lo staff del suo blog),  e i maghi hanno fatto magie. Hanno preso la pagina, l’hanno cancellata,  rinnovata, arricchita, rimpinguata,  insomma mi hanno rianimato, riportato in vita, hanno allontanato sora morte corporale.  Del mondo di Wikipedia, ovviamente. Almeno credo.  Però, a ben riflettere, non ne sono proprio sicuro. La non enciclopedicità in quel mondo potrebbe essere una malattia mortale. Che tragedia, che tragedia. Intanto però una cosa mi consola di sicuro: grazie ai maghi non sono più orfanello, e questo è l’importante. Non sono più orfanello a ottantun anni. Grazie don Mauro. Grazie grandi maghi del blog “Come Gesù”. 

Renato Pierri

Politicamente corretto