Blog / Nuccio Gambacorta | 28 Settembre 2017

Le Lettere di Nuccio – Momenti di gioia compensano anni di dolore

Sabato 23 settembre ho vissuto dei momenti molto belli che in un certo senso m’hanno fatto scordare tutto il resto, ed è come se mi fossi astratto dalla realtà quotidiana per entrare nella dimensione della pura gioia spirituale dove non esiste passato o futuro ma solo eterno presente. Nella città di Oppido Mamertina entro una “tre giorni”, denominata Concerto Meditazione MAGNIFICAT ANIMA MIA tenuta dal maestro Mons. Marco Frisina, ho avuto l’opportunità di ascoltare mirabili composizioni musicali che hanno il potere di trasportare il Paradiso in terra suscitando profonde emozioni spirituali. La sezione strumentale e quella corale, formata da ben otto gruppi provenienti da altrettante città, si sono unite in una simbiosi perfetta per eseguire brani meravigliosi (alcuni conosciuti anche come leit – motiv di produzioni cinematografiche televisive ). Essendo stato invitato all’evento dal coro interparrocchiale che ha voluto donare a Mons. Frisina un mio lavoro che rappresenta la Crocifissione ho preso posto nelle prime file dei banchi a sedere, entro la maestosa Cattedrale della città. Con me anche il mio caro amico F. che ha condiviso questi momenti edificanti. Tra un brano musicale e l’altro il maestro Frisina ha colto l’occasione di svolgere una catechesi sulla “gioia” che non è quella perseguita dai giovani d’oggi i quali vanno alla ricerca dello “sballo” coi risultati dubbi che si vedono, bensì quella che nasce dalla pace interiore, la sola che può andare oltre le negatività del vivere quotidiano garantendo la ferma stabilità dell’uomo di fede. Per arrivare a ciò, s’è detto, è necessario anche mantenersi “bambini” riscoprendo la bellezza delle cose semplici. Alla fine del concerto e dopo aver consegnato una targa al maestro Frisina, è toccato a me porgere arrotolato un mio dipinto riprodotto su tela e raffigurante la Crocifissione. Sollecitato a spiegare i contenuti del quadro ho pronunciato poche parole spiegando il perchè ho usato certi colori e perchè ho rappresentato solo i due personaggi principali, Gesù e Maria. Devo riconoscere che è stato un bel momento, uno di quei momenti dove capisci che l’arte è veramente un privilegio donato agli artisti da Dio, un “quid” che ti può far assaporare qui, in terra, la gioia intensa del Cielo.
A volte la vita non va come dovrebbe e la costante dell’esistenza sembra essere il dolore, la sofferenza. Perciò quando arriva un momento di gioia è come essere ripagati, consolati da quel Dio che affligge ma non abbandona, si allontana ma poi riappare, mette alla prova e poi ricompensa.