MIO Anno II n. 36/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – L’accoglienza è importante
Mauro Leonardi (Como 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù.
_______________
Caro don Mauro,
sono imbufalito contro il buonismo imperante di chi vorrebbe accogliere in Italia tutti gli immigrati per poi farli vivere in mezzo alla strada e consegnarli alla delinquenza. Ma non lo vedono, quello che è successo a Roma e Rimini? Non è ora di finirla? (Andrea, Genova)
Caro Andrea,
capisco il tuo sconcerto ed anche le tue paure. È vero che il fenomeno dell’immigrazione deve essere regolamentato e in questo l’Italia è stata lasciata molto sola. È anche vero che al centro di una politica migratoria si deve tener presente il concetto di dignità e di legalità: chi entra in un paese deve essere messo nelle condizioni di entrarvi legalmente, di trovare lavoro, di rispettare le leggi. Senza queste premesse, accoglienza ed integrazione non sono possibili. Detto questo però, non tutti gli immigrati sono delinquenti. È come se nel novecento non si fosse permesso ai nostri nonni di andare in America “perché gli italiani sono mafiosi”. Per dirne una, le persone che si sono rese colpevoli del terribile stupro di Rimini sembra che fossero regolarmente in Italia da anni. Sono semplicemente delinquenti. Purtroppo anche molti italiani si macchiano di delitti del genere perché il male non conosce razza. Io sono convinto che si debba mai generalizzare e lasciarsi andare a reazioni “di pancia”: il problema è complesso e come tale va trattato. Non ci sono soluzioni facili e chi offre ricette “radicali” a tolleranza zero non è un buon politico. Anche perché tali soluzioni non solo non sono realizzabili ma, in fin dei conti, acuiscono solo i problemi e creano conflitti.