Ischia – Ciro sta bene e racconta il terremoto al blog
Buongiorno a tutti, noi stiamo bene… Sul versante nostro comune nessun danno, ma lato opposto dell’isola invece conseguenze gravi. La signora che è morta era la sorella di un nostro caro amico.
Alle 20 e 57 di ieri l’incantesimo è stato spezzato. La tranquillità di una sera d’estate, con il suo brusio di sottofondo di un’umanità serena, si è dissolta nel volgere di tre secondi durante i quali le strade si sono mosse come serpenti; le case come carte da gioco male incastellate; le persone come formiche impazzite. Ero in macchina con mia moglie Antonella e Mattia, ultimo dei miei figli e percorrevo il lungomare che da Casamicciola Terme porta a Lacco Ameno quando un boato assurdo è esploso dappertutto come il panico tra la gente. Il terremoto ha colpito soprattutto la parte alta di Casamicciola e cioè le frazioni della Rita, del Maio e lungo la via Borbonica che la congiunge a Forio. Epicentro il mare di fronte il lato nord-ovest dell’isola. Il lato opposto dell’isola e cioè i comuni di Ischia e Barano, sono stati raggiunti dall’onda sismica fortemente attenuata. Mia figli Isabella, che era in casa, mi ha raccontato che non ha avvertito per nulla la scossa. Alessandro il mio primogenito, invece, ha sentito vibrare il cancello d’ingresso nel mentre usciva. Purtroppo a Casamicciola una donna è morta; era una catechista che in chiesa attendeva alle ultime incombenze prima di far ritorno a casa. Il tempo di sentire i miei ragazzi e poi di corsa a casa dei miei genitori che ho trovato seduti nel giardinetto di casa. E così, via via, le rassicurazioni dei miei fratelli, dei miei suoceri e dei miei amici più cari. Tutti bene grazie a Dio.
In questo periodo l’isola è strapiena di turisti; non c’è un posto libero. Stimate 200.000 presenze con i residenti. E’ questo un periodo durante il quale le Forze dell’Ordine; il personale sanitario; i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile si adegua all’eccezionale incremento della popolazione. I soccorsi già dopo un paio di minuti si sono mossi con tempestività. Lo scenario della parte alta di Casamicciola è tristissimo. Masserizie dappertutto; crepe vistose alle pareti delle case; auto coperte di polvere e sassi; volti atterriti, muti, di chi sa di aver perso parecchio.
L’incantesimo è stato spezzato. L’autunno è piombato sul nostro meraviglioso scoglio. Ma presto ripartiremo, come sempre. Ripartiremo da qui, da una sera d’estate e sarà dolce sentire di nuovo il brusio di un’umanità serena.