MIO Anno II n. 28/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Teniamo pulite le spiagge
Mauro Leonardi (Como 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù.
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Caro don Mauro,
oggi ero in spiaggia con il mio amato Lucky: un cane buonissimo per il quale l’acqua è il gioco preferito. D’un tratto una signora ha chiamato i bagnini che mi hanno praticamente costretta ad andare via perché secondo loro il cane in spiaggia non era igienico. Non ho potuto fare a meno di notare che i signori igienisti non si scandalizzavano affatto delle cartacce, delle bottiglie di plastica e degli avanzi di cibo lasciati ovunque sul bagnasciuga. Sono rimasta allibita, delusa, arrabbiata.
Cara Iole,
ha ragione ad essere adirata. Tutto si risolverebbe con un po’ di buon senso e buona educazione: Lucky deve essere controllato e magari deve avere spazi di spiaggia dedicati a lui, ma tutti i bagnanti dovrebbero aver cura della spiaggia e del mare. Perché la convivenza non solo è possibile ma è auspicabile. Più di un conoscente mi ha raccontato entusiasta di mattinate gioiose dove i propri bambini hanno giocato in spiaggia con un cane: felici tutti e spiaggia lasciata pulita. È vero però che ci devono essere i giusti controlli: così come avviene nei nostri parchi dove ci sono le adeguate aree cani. Effettivamente non c’è ragione poi di prendersela con un cane e di accettare supinamente l’immondizia rispetto alla quale, spesso, nuotiamo beati. Quanto mi racconti mi rattrista ancora di più, poi, se penso che il litorale italiano è meraviglioso e non teme confronti con nazioni che però su questo sono più civili. E che quindi vengono scelte più volentieri da tanti turisti stranieri.