MIO Anno II n. 16/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Guardare ai buoni esempi
Mauro Leonardi (Como 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù. Il compenso di questa settimana va a una scuola di periferia per l’acquisto di materiale didattico.
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Caro don Mauro, l’ho incontrata a Palmi durante la Settimana Santa e ho saputo che era stato a confessare col nostro parroco, don Silvio, i detenuti ospiti del carcere (diventato famoso per aver ospitato alcuni terroristi). Qualcuno le ha spiegato che a causa della lotta alla ‘ndrangheta e agli asfissianti controlli di polizia e carabinieri ci vanno di mezzo tante persone innocenti e tante aziende devono chiudere? (Alberto, Palmi)
L’esperienza spirituale di quei giorni è stata qualcosa che vorrei rimanesse tra me e Dio. Molte persone mi hanno parlato dei problemi cui tu accenni e che tutti, quando parlavano, iniziavano col dire: “è un problema complessissimo”. È davvero così e io non posso che stare dalla parte di chi cerca di affogare il male in un mare di bene. È certo che il terreno ideale per far crescere l’associazione a delinquere è quello dell’assenza dello Stato: disoccupazione, mancanza di posti negli ospedali, burocrazia pachidermica. Io mi chiedo perché gli italiani all’estero – e tra essi tantissimi calabresi – riescono in modo così brillante e qui da noi, invece, è tutto così faticoso? Io ho trovato nell’associazione Presenza di don Mesiti, o in Libera di don Ciotti, degli esempi meravigliosi di come sia possibile essere splendidi anche nel nostro Paese. Quindi, Alberto, ti consiglio di guardare a loro. Ho visto non solo persone buone e oneste: ma anche profondamente competenti e professionali. Che si fanno vanto di riuscire a pagare gli stipendi al 27 del mese (e se il 27 cade di domenica, ad anticipare al venerdì). Credo che proseguendo su questa strada riuscieremo ad uscirne.
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