Articoli / Blog | 13 Aprile 2017

MIO Anno II n. 15/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – I figli non sono di proprietà

Mauro Leonardi (Como 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù. Il compenso di questa settimana va a una ragazza che deve acquistare i libri per la scuola.

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Caro don Mauro, ha visto il caso della ragazza musulmana che è stata tolta ai genitori perché l’avrebbero rasata a zero? Alla fine, poi, sembra che erano tutte bugie e capricci perché aveva solo i pidocchi. Ma così dove va a finire la patria potestà? (Vincenzo, Castelfranco Veneto)

Caro Vincenzo, la vicenda è ancora da chiarire del tutto. Quando i servizi sociali hanno parlato, separatamente, con l’interessata e con i familiari, questi ultimi sono sembrati loro non convincenti. In attesa di altre certezze, non avevano altra possibilità che allontanare la figlia dai genitori. A me sembra che abbiano fatto bene perché una volta che i fatti saranno chiariti, tutto potrà essere sistemato. In caso contrario, si sarà tutelata una ragazza dalla violenza familiare. Gli immigrati sono benvenuti in Italia ma dobbiamo essere forti per quanto riguarda la loro integrazione. In questo, una delle prime cose è il valore della libertà personale. La patria potestà riguarda il diritto/dovere dei genitori di proteggere e custodire i figli. Se i genitori non custodiscono affatto i figli ma abusano di loro, usano violenza, tolgono loro la libertà, quando lo stato toglie la “patria potestà” non toglie proprio nulla perché non c’è nessuna custodia che viene tolta: semplicemente lo stato impedisce a degli adulti di essere violenti contro dei minori. Che, oltretutto, non sono dei minori qualsiasi ma i propri figli. Quelli che dovrebbero amare, di cui dovrebbero curare gli interessi e a cui dovrebbero insegnare il bene prezioso dell’essere liberi. Non è un potere sui figli: è un servizio verso di loro.