FaroDiRoma – Riusciremo a ricominciare a vaccinarci prima che le epidemie comincino a mietere vittime a mazzi? Non è detto
Vicino ad Ancona, a Falconara, un bimbo di 6 mesi viene ricoverato a rischio di vita perché contagiato dal morbillo. Il papà e la mamma, insieme ai pediatri, affiggono al vetro dello studio medico un foglietto con delle parole drammatiche: “ringraziamo sentitamente i genitori che non vogliono vaccinare i propri figli consentendo il dilagare di una malattia che nel 2017 sarebbe dovuta essere estinta”. La foto dello scritto, vergato a mano, fa il giro del web e corrobora una notizia che da qualche giorno il Ministero della Salute aveva diffuso: nei primi mesi del 2017 si era registrato un aumento del 230% dei casi di morbillo proprio a motivo della diminuzione dei vaccini.
Non ci si vaccina perché si dà più peso ad aneddoti e a leggende metropolitane che non ai dati scientifici, alla statistica e alla medicina ufficiale. La società italiana di pediatria ha fatto circolare un prontuario che smonta le principali convinzioni “certe” di cui si nutre chi decide di non vaccinare: sono convinzioni che dimostra false, totalmente destituite di fondamento e quindi pericolosissime. Si inizia con “i vaccini causano l’autismo” per passare a “i vaccini sono inutili, non sono efficaci, contengono ingredienti pericolosi” e si arriva fino a dieci affermazioni false con le rispettive contro affermazioni.
Riusciremo a ricominciare a vaccinarci prima che le epidemie comincino a mietere vittime a mazzi? Non è detto. La verità può vincere quando deve combattere contro la semplice ignoranza, non quando se la deve vedere con una mitologia, con un movimento che pare incedere con l’andamento ineluttabile del destino ed è una marea nera che ci fa convinti di essere vittime di una truffa globale, quella che porta il nome del complotto mondiale delle case farmaceutiche. Un mito avrà sempre ragione della verità se, quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute negano il complotto e dimostrano che non c’è nessuna relazione tra l’autismo e le vaccinazioni, il mito può replicare che anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute fanno parte complotto.
Il combustibile che nutre il nostro scetticismo verso le autorità, chi ne sa di più, le persone competenti, è la crisi che stiamo attraversando da anni e di cui non si intravvede la fine. Quando arranchi con fatica giorno per giorno e non ti viene in mente nessuna soluzione possibile, ad un tratto si fa sentire dentro di te una vocina che dà la colpa a qualcuno. Si materializza la sorda convinzione di essere stati per lungo tempo vittime di una truffa. Se le cose vanno male la colpa è di chi comanda e se chi comanda non è qualcuno con nome e cognome ma un entità misteriosa circondata da un’aura di potere e ricchezza che la rende divina, meglio. Ricordate la Brexit? Accadde che un giorno chiesero alla gente: tu vuoi uscire o no dall’Europa? Chi doveva votare, si guardò intorno e vide che tutti quelli che contavano, le élite, volevano rimanere in Europa: a sì? E allora voto no.
Ora, finché si tratta di organizzarsi sul web un viaggio con TripAdvisor, di fare una ricerca su Wikipedia o di decidere come curarsi la scottatura del ferro da stiro, va bene. Ma non va bene se rischiamo di far ripartire delle epidemie che saranno pericolosissime per tutti noi.
Se vogliamo sopravvivere dobbiamo combattere una battaglia culturale durissima: quella di dare davvero fiducia a persone competenti che meritino davvero la fiducia che diamo loro.
Perché ci si curava con le sanguisughe non al tempo degli antichi romani o nel medioevo ma fino alla fine del 19° secolo: il mito ci faceva convinti e contenti di vincere lo schifo di due rivoltanti animaletti che “ripulivano” il nostro sangue succhiandocelo. Diamoci da fare.
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