Articoli / Blog | 23 Marzo 2017

MIO Anno II n. 12/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Ascoltate i silenzi dei figli

Mauro Leonardi (Como 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù. Il compenso di questa settimana va a una ragazza la cui madre fa la badante e che in questo modo contribuirà alle spese familiari

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Caro don Mauro la mia bambina è in sovrappeso a causa di un cattivo controllo alimentare. Da quando è alla scuola media mi sono accorta che era silenziosa ma oggi andando a fare spesa mi ha raccontato tra i singhiozzi che alcuni compagni la prendono in giro e non la vogliono far andare alle loro festicciole. Cosa mi consiglia? (Gabriella, Genzano)

Hai agito bene e sei stata attenta nel riconoscere i silenzi di tua figlia. La prima cosa che dobbiamo fare, infatti, è prenderci del tempo per osservare i nostri figli: un figlio che non parla o si nasconde potrebbe non essere per “i soliti motivi”. Dobbiamo essere vigili rispetto ai cambiamenti, specie se sono inspiegabili e improvvisi. E davvero importante contrastare il clima di omertà e di sottovalutazione che spesso contorna il bullismo specie nelle fasi iniziali. Fare delle cose con i propri figli, come è accaduto a te, facilita il dialogo molto più di tante domande dirette. A questo punto credo che tu debba spiegare a tua figlia che chi la bullizza sono bambini che sono aggressivi forse perché sono arrabbiati dal momento che non parlano con i loro genitori. Poi cerca di capire dove avvengono questi atti di bullismo: in classe, davanti agli insegnanti, all’inizio e alla fine della scuola? O, addirittura, la chiamano in disparte, per esempio in bagno, per aggredirla schernendola? Cerca insomma di capire il contesto. Condividi poi, se possibile, la tua preoccupazione con le altre persone di riferimento per tua figlia: il padre, il tuo compagno o chiunque possa aiutarvi. A quel punto, decidete insieme di coinvolgere la scuola.