Articoli / Blog | 16 Marzo 2017

FaroDiRoma – Luca Adami non finisce in un tombino

Luca Adami, 21 anni, è finito sui giornali perché è morto cercando di recuperare le chiavi dell’auto che gli erano scivolate in un tombino: piccolo, profondo solo un metro e mezzo, che, non te lo aspetti, ma è abbastanza per morire. Quando gli sono cadute lì dentro, Luca ha pensato di non dare fastidio a nessuno e che se la poteva cavare da solo. Però, se sposti il baricentro del corpo, se cadi a testa in giù e non passa nessuno, bastano pochi centimetri d’acqua per pochi secondi e muori annegato.

Luca è finito sui giornali per questa tragedia ma la prima pagina del Corriere della Sera a firma Massimo Gramellini, l’ha avuta perché era un ragazzo mite che frequentava il Partito Democratico e il miglior elogio funebre l’ha ricevuto da quelli della Lega Nord. “A differenza di quello che molti pensano, ci sono ancora tanti ragazzi che sognano, lottano e dedicano tempo alla passione politica. Luca era uno di loro”. Siamo ad Abbiategrasso e ne parlo con don Flavio Pace che era al funerale. È un amico prete, da anni Roma, che ha conosciuto bene Luca perché ne aveva seguito il percorso all’oratorio, quando era adolescente. Don Flavio si ricorda che Luca era un bambino piccolo, tranquillo, pacioccone, molto silenzioso, che era stato molto vicino alla mamma quando era stata male ma che da allora, paradossalmente, era diventato una persona piena di vita, capace di trasmettere speranza e voglia di cambiare. Vedeva ancora nel bene comune qualcosa d’importante e s’impegnava per costruire il gruppo. Per questo al funerale c’era tutta la città, con il sindaco, gli assessori e i consiglieri, sia della maggioranza che dell’opposizione. Non in prima fila, ma sparsi tra la gente che quasi non te ne accorgi.

E questo, in un’Italia in cui i politici se non si insultano o calunniano è perché stanno addossandosi gli uni agli altri i demeriti delle sciagure e dei reati, pare essere un miracolo e neppure tanto piccolo. Ma per Luca e quelli come lui – che in Italia sono tanti, silenziosi e per questo paiono non esistere – è una cosa normale. Come non dar fastidio a nessuno per recuperare le chiavi della macchina che ti sono cadute nel tombino. Magari altri avrebbero chiamato la polizia, la gru e il carro attrezzi per poi denunciare il comune. Ma Luca pensava che la colpa era sua perché poteva stare più attento. E allora, con un po’ d’impegno, magari mi sporco un po’. Ma sistemo tutto da solo senza disturbare nessuno.

Tratto da FaroDiRoma