MIO Anno II n. 10/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Sempre con l’amore di Dio
Mauro Leonardi (Como 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù. Il compenso di questo numero va a una ragazza che vive con la notta e la aiuta nelle spese della casa.
___________________________________________
Buongiorno padre.
Convivo da 5 anni con la mia compagna e sono rimasto molto colpito dalle parole che il Papa ha detto sulle convivenze incontrando i parroci al corso di formazione sul nuovo processo matrimoniale. Significa che la Chiesa sta cominciando ad accettare unioni diverse dal vincolo Matrimoniale? (Roberto, Vigevano)
Le parole del Papa sono molto importanti e, rispetto alla tua domanda, generano come risposta un “no” e un “sì”. Da una parte il Papa non dice che la convivenza e il matrimonio siano la stessa cosa. Non lo dice perché non lo sono, e non lo sono neanche per la società civile. Per la Chiesa, oltretutto, il matrimonio è il vincolo umano che attraverso il sacramento rende visibile il matrimonio di Cristo con la sua Sposa che è la Chiesa. Dall’altra parte in quel discorso il Papa invita i parroci a non fuggire dalla realtà. Perché oggi tantissime coppie sono conviventi, separate, divorziate risposate e non si può tenere tutto questo fuori dalla Chiesa in nome della “verità”: bisogna immergersi nella vita e nei problemi della gente. Perciò il Papa propone un cammino durante il quale, insieme, si arrivi alla “verità”: ciascuno fin dove ce la fa perché solo Dio giudica. Così, forse, potrà avvenire che molte coppie di conviventi facciano matrimoni consapevoli e belli non per “il vestito bianco” o per tradizioni e dopo corsi prematrimoniali raffazzonati e frettolosi. Ma dopo un cammino di reale crescita e dialogo personale e comunitario. Dove l’accoglienza e il cammino condiviso siano il primo segno della Fede in Cristo e nel suo Amore.