Le Lettere di Renato Pierri – Cristianesimo al profumo di lavanda e fiori di marzapane
È sincero il giornalista Paolo Brosio, si vede che è sincero, se la prende, si risente e fa, in fondo, persino tenerezza. Non gli è andata giù per niente la dichiarazione del vescovo di Mostar, Ratko Peric, che ha negato le veridicità delle apparizioni della Madonna di Medjugorje: “Non si tratta di vere apparizioni della Beata Vergine Maria”, ha scritto il religioso. E Paolo Brosio ha scritto in un post su Facebook, che si tratta di “un attacco senza precedenti con toni diffamatori e denigratori contro tutti i primi accadimenti delle apparizioni dei primi mesi del 1981”. Sulla quarta di copertina di un libro del giornalista si legge: “Lavanda significa armonia, pace, serenità. Profumo di lavanda è la fragranza che si sprigiona dai miracoli di guarigioni accaduti a Medjugorie, ma è anche la forza di Dio che infonde coraggio a quelle persone che il miracolo non hanno potuto ottenerlo. Che eroismo in queste famiglie. Quanta fede. Quanta armonia in questi cuori devastati dalla sofferenza ma capaci di tanta preghiera”. Del resto, questo è il cristianesimo di molti credenti. La Madonna di Medjugorje accompagna i miracoli con profumo di lavanda. Padre Pio usava tre profumi: viola, ciclamini e fiori d’arancio. L’Angelo di Gemma Galgani, invece, si annunciava con “un grande odore, come se fosse acqua odorosa” (lettera a Padre Germano – 4 maggio 1901). La Madonna di Fatima diffondeva intorno a sé un profumo intenso misterioso nonsisabenediché. Il profumo di lavanda (etimologia: da “lavare”, perché destinata a profumare l’acqua per lavarsi), secondo Paolo Brosio è anche “la forza di Dio che infonde coraggio a quelle persone che il miracolo non hanno potuto ottenerlo”. Palese discriminazione celeste.
Paolo Brosio non crede solo al profumo di lavanda, crede anche… ma lasciamo a lui il racconto: “Voglio ricordare a tutti un episodio capitato ai veggenti e a molti testimoni presenti ad una apparizione negli anni ’80, quando nel giorno del compleanno della Madonna al momento della conclusione dell’apparizione, venne portata una torta e venne dato alla Madonna un fiore di marzapane presente sulla torta. Lei lo prese e salì al Cielo e tutti videro il fiore di marzapane salire verso l’alto! Pensando che fosse stato lasciato cadere dalla Madonna, molte persone lo cercarono nell’area dove era avvenuta l’apparizione ma senza trovarlo. Si pensò così che la Madonna lo avesse portato in Paradiso”.
Il giornalista nel suo post su Facebook, riguardo al vescovo di Mostar, chiede: “Ma un vescovo non dovrebbe essere paterno e misericordioso? Un vescovo non dovrebbe essere contento se nella sua diocesi vengono a pregare milioni di fedeli e si convertono alla fede cattolica e apostolica?”. Certamente. Ma il fatto che tante persone vadano a pregare a Medjugorje e si convertano, non prova assolutamente la veridicità delle apparizioni. Se il vescovo non crede alle apparizioni, non può dire una bugia e neppure tacere.
Questo articolo che pubblico sul blog “Come Gesù” non troverà d’accordo il suo titolare, l’amico don Mauro Leonardi, il quale più volte ha affermato di credere alle apparizioni della Madonna di Medjugorje. Non so se crede anche lui al profumo di lavanda e al fiore di marzapane in Paradiso.
Renato Pierri