Blog / Una donna nel Vangelo | 21 Febbraio 2017

Mercoledì 22 Febbraio – Fatti che l’amore sei tu

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Mt 16,13-19

Amo Gesù che fa dell’amore l’unica cosa che si può fare: una cosa personale.
Cosa da toccare, da asciugare, da baciare, da bagnare.
Con me, donna, mi servono fatti che parlano l’amore.
Fatti che l’amore sei tu.
Con gli uomini maschi, domande e risposte.
Chi sono io per voi? Chi sei tu, Pietro?
Parole precise che sono amore con te Pietro, con i discepoli.
A me mi ami come si deve amare me.
A lui lo ami come si deve amare lui.
Amore, ognuno la sua taglia.
Aiutami ad amare così, Gesù.
Che è l’unico modo di amare.

Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

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