Aleteia – I vescovi tedeschi: comunione ai divorziati risposati in alcuni casi
I vescovi tedeschi confermano l’apertura sulla comunione ai divorziati risposati nelle linee-guida, pubblicate oggi, per l’applicazione dell’Amoris Laetitia, sottolineando che l’esortazione di Papa Francesco sulla famiglia, che sta provocando un vivace dibattito in seno alla Chiesa cattolica, pur senza stabilire «una regola generale o un automatismo», prevede, in singoli casi e a valle di un processo di discernimento all’interno della comunità cattolica, l’ammissione all’eucaristia in alcuni di questi casi.
La Conferenza episcopale tedesca, guidata dal cardinale Reinhard Marx di Monaco di Baviera, uno dei nove porporati consiglieri di Francesco, pubblica oggi il documento «La gioia dell’amore che viene vissuta nelle famiglie è anche la gioia della Chiesa» (sottotitolo: «Introduzione ad una rinnovata pastorale delle nozze e della famiglia alla luce dell’Amoris Laetitia») approvato lo scorso 23 gennaio dal consiglio permanente dello stesso episcopato.
A prendere posizione a favore di una lettura aperturista del testo papale nelle scorse settimane è stata, prima che lo facesse oggi la tedesca, la conferenza episcopale maltese, con un documento poi ripubblicato dall’Osservatore Romano. Non tutti sembrano propendere per un atteggiamento del genere. Lo dimostra, ad esempio, l’intervista al cardinale prefetto della congregazione per la Dottrina della fede, Gerhard Ludwig Mueller, anch’egli tedesco, pubblicata oggi dal «mensile di apologetica» Il Timone.
Le linee-guida dei presuli della Germania affrontano una serie di questioni di cui ha scritto il Papa nella esortazione apostolica che ha concluso il doppio Sinodo sulla famiglia del 2014-2015: dalla preparazione al matrimonio all’accompagnamento pastorale delle famiglie, dalla fede vissuta nelle famiglie alle famiglie che vivono situazioni di fragilità, soffermandosi poi sulla annosa questione possibilità per le coppie di divorziati risposati di ricevere i sacramenti. Sul tema «i vescovi non vedono alcuna regola generale e alcun automatismo. A loro giudizio sono necessarie piuttosto soluzioni differenziate che prendano in considerazione il singolo caso».
«Amoris Laetitia – sottolineano i vescovi tedeschi – non trascura né la pesante colpa che molte persone vivono in tali situazioni di frattura e fallimento della relazione matrimoniale né la questione problematica che seconde nozze civili contraddicano il segno visibile del sacramento matrimoniale, anche quando la persona coinvolta è stata lasciata senza colpa. Amoris Laetitia tuttavia non rimane nel divieto categorico e irreversibile dell’accesso ai sacramenti».