METRO – Quei Clochard, l’auto e l’amore
Adesso è arrivato il momento di mettere in pratica quello che durante le vacanze rimandavamo. Si va dal “dopo la Befana mi metto a dieta” a ”essere più buoni”.
A causa del freddo, il Papa ci insegna che essere più buoni vuol dire amare qualcuno come costui vuole: non solo lascia i dormitori aperti 24h su 24 ma trova anche il modo di rispettare i senza-tetto che non si vogliono spostare dalla strada che reputano casa loro perché è “il miglior posto” dove mendicare durante il giorno. Per loro, le auto della Elemosineria diventano dormitori parcheggiati.
Questo è davvero il frutto di un buon proposito: se tu non vieni da me io vengo da te. Perché il protagonista del mio bene è chi ha bisogno: lui è il soggetto dei miei buoni propositi. A Roma si dice “attacca l’asino dove vuole il padrone”. E se il padrone è un senza tetto che non vuole un tetto ma solo un modo di proteggersi dal freddo, il Papa gli presta un auto. È aiutare servendo, cioè aiutare amando.
Quando facciamo il proposito di essere più buoni, non dobbiamo pensare prima all’oggetto da regalare ma al qualcuno cui vogliamo fare del bene. Se voglio regalare un tetto a un senza-tetto capita che il senza-tetto il tetto non lo voglia. Allora non gli spiego perché sbaglia ma tiro fuori la macchina dal garage e gliela presto per la notte.
Tratto da Metro