Blog / Renato Pierri | 29 Dicembre 2016

Le Lettere di Renato Pierri – Amoris laetitia, la mancanza di amore, e le catene di Dio

Dialogo immaginario tra due monache

Veronica: “E’ per mancanza di amore, non capiscono per mancanza di amore”
Teresa: “Che fai, Veronica cara, parli da sola?”
Veronica: “Stavo riflettendo… Leggevo sul blog “Come Gesù”, leggevo del cardinale Raymond Leo Burke… Non si danno pace, non capiscono ed è per mancanza d’amore che non capiscono”
Teresa: “Scribi e Farisei non capivano per mancanza d’amore, non capivano Gesù e volevano un segno: «Maestro, vorremmo vedere da te un segno», così è scritto”
Veronica: “Sì, mia cara, così è scritto nel vangelo. Questi non si danno pace, non vogliono un segno, però, vogliono una spiegazione, una risposta, ma non ha spiegato abbastanza, Papa Francesco?”
Teresa: “Ma che cosa vuole il cardinale, che dice?”
Veronica: “Senti qua:  «Il cardinale Raymond Leo Burke, patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta, ha dato un ultimatum a Francesco: se il Pontefice non risponderà ai cinque «dubia» sull’esortazione «Amoris laetitia», procederà con una «correzione formale» del Papa appena passate le feste natalizie». E’ un articolo tratto da Vatican Insider. Ti leggo, invece da Il Faro di Roma: «Noi, come cardinali, abbiamo ritenuto essere nostra responsabilità richiedere un chiarimento per quanto riguarda i punti di conflitto, al fine di porre fine alla diffusione di questa confusione che, davvero, conduce la gente in errore. Se noi fossimo stati in silenzio su questi fondamentali dubbi, che sono sorti a seguito del testo di Amoris laetitia, avremmo commesso una grave mancanza di carità verso il Papa»”.
Veronica: “Sono disorientati, o fingono d’essere disorientati. In realtà mancano di carità verso i divorziati risposati, sono mal disposti verso di loro. Il Papa è ben disposto verso i divorziati risposati. Questa la differenza”
Teresa: “E tu vuoi dire che i cardinali non capiscono o non vogliono capire per mancanza d’amore?”
Veronica: “Ma certamente. Pensa a una donna buona e onesta che è stata costretta a divorziare perché si è ingannata ed è stata ingannata, perché si è trovata accanto non più la persona buona che credeva d’avere sposato, ma un estraneo, un nemico, una donna buona e onesta costretta a divorziare perché si è resa conto che il buon Dio col suo sfortunato matrimonio non aveva nulla da spartire, una donna così, se trova il compagno della sua vita e con lui forma una nuova famiglia, da questi cardinali non è giudicata degna di ricevere l’eucaristia”
Teresa: “Sì, ma il motivo non sta nella mancanza d’amore, ma nel loro attenersi scrupolosamente al discorso di Gesù sul divorzio”
Veronica: “E io credo che sempre per mancanza d’amore non riescono a capire che quel discorso poteva forse avere un senso  per gli uomini al tempo di Gesù, per quegli uomini che per un nonnulla ripudiavano la propria moglie, sebbene sia un discorso che lascia sempre perplessi. Oggi, alla luce della ragione, e anche dello stesso vangelo, quel discorso ci appare palesemente ingiusto verso le persone che non divorziano per divertimento ma per necessità”.
Teresa: “Sì, ubi amor, ibi oculus. Il Papa guarda a queste persone con amore, e comprende. Questi cardinali hanno verso di loro uno sguardo privo d’amore, e non comprendono. Per loro quella donna è sempre incatenata al primo marito”
Veronica: “Ma sì, mi viene da ridere, incatenata… le catene le avrebbe messe il buon Dio. Catene di Dio per gli sposi… ”.
Veronica Tussi

Tratto da Politicamentecorretto.com e il Pasquino