Blog / Sandokan | 24 Dicembre 2016

Le Lettere di Sandokan – Auguri dai poteri forti

Nei primi secoli la Chiesa non aveva la festa del Natale, almeno così ho letto, e quindi la gente era più felice non dovendo prendere parte ai saggi di Natale e ai pranzi coi parenti. Nessuno aveva ancora scritto “A Natale puoi”, per esempio, e ai bambini era di fatto proibito di esibirsi in assoli di flauto dolce.

Poi la lobby del flauto dolce si è alleata con i poteri forti e con mia madre e l’uomo ha perduto il suo paradiso. Pranzi e cene apocalittiche e concerti a go go. Per anni mi hanno fatto sentire un verme costingendomi a convertire rapidamente sbadigli in sorrisi e a guardare l’orologio di nascosto al solo sentire le note di “Astro del ciel”.

Ma un giorno mia figlia – che credevo felice, ma evidentemente soffriva in silenzio – mi ha aperto gli occhi e mi ha liberato dai miei rispetti umani: “Papà, ma secondo te il flauto dolce non è uno strumento troppo dolce?”

Ecco. Mi servivano le parole giuste. Ora grazie a mia figlia non mi sento più un villico insensibile, ma un critico musicale.

Vabbé, buon Natale a tutti.

Il video associato non è molto natalizio, forse, ma mi ha fatto ridere e se uno non ride a Natale, quando ride?
Auguri ancora.