Blog / Renato Pierri | 20 Dicembre 2016

Lettere di Renato Pierri – L’identità di genere non è una scelta

… dialogo immaginario tra due monache …

Suor Teresa: “Hai letto, Veronica, hai letto che cosa scrive don Sergio Fumagalli sul blog “Come Gesù”?
Suor Veronica: “Mi prendi in giro, tesoro? Sai che non leggo don Fumagalli e sai che non mi fa piacere che tu lo legga”
Suor Teresa: “Sapevo che ti saresti arrabbiata. Neppure io lo leggo, lo sai. Solo che ho letto un commento di don Mauro Leonardi ed è don Mauro a citare alcune frasi assai strane del Fumagalli”
Suor Veronica: “ E va bene, dai, lo sai che con te non mi posso arrabbiare, che con la mia Teresa non mi arrabbio mai, vuoi che ti dia un mio parere? Dai, leggi, leggi”
Suor Teresa: “Don Mauro trascrive le seguenti parole di don Fumagalli: « …esistono persone che dicono e vogliono far credere che ciascuno può scegliersi il genere che preferisce indipendentemente dal sesso ed alcuni verrebbero anche insegnarlo ai bambini fin da piccoli…».
Suor Veronica: “Ma che bravo, ma che bravo. Che ti avevo detto? Mi stupisco che don Mauro si metta a commentare certe affermazioni. E dove sono questi allocchi? In quali libri hanno scritto la corbelleria? Su quale autorevole rivista scientifica? E a quale età si potrà fare la scelta?”.
Suor Teresa: “Ma sì, ma sì, un bambino cresce e ad un certo punto della sua vita fa la sua bella scelta. Sei di sesso femminile, ma preferisci essere uomo? E va bene, scegli di essere uomo. Semplice, no? Sei maschio, ma preferisci essere femmina, donna? E va bene…”
Suor Veronica: “Esistono persone… esistono persone… ma si può? Magari sarà il fruttivendolo del mercato dove don Fumagalli va a fare la spesa… “
Suor Teresa: “Ma no, ma no, sarà la perpetua… ce l’avrà la perpetua don Fumagalli? Gliel’avrà detto lei che ciascuno può scegliersi il genere che preferisce… Come un mestiere, una professione: faccio il falegname oppure l’ingegnere? L’operaio o l’avvocato?”
Suor Veronica: “L’identità di genere non è una scelta. Una persona si percepisce donna, si percepisce uomo, si percepisce… si sente femmina, si sente maschio… E tu, amore mio, come ti percepisci?
Suor Teresa: “Lo sai, lo sai come mi percepisco… “
Suor Veronica: “Però, come siamo cattive a prendere così in giro il prete, poverino, magari si sarà espresso male. Voleva dire: esistono persone, e grazie a Dio esistono, che credono, giustamente credono, che se un ragazzo, ad esempio, si percepisce come donna, sente d’essere femmina, può scegliere tra essere costretto a fingere e a soffrire per tutta la vita, oppure scegliere di manifestare la propria identità di genere”.
Suor Veronica: “Ma dimmi, che commento ha fatto don Mauro Leonardi?
Suor Teresa: “Te lo leggo: «Queste persone sono un’assoluta minoranza… » “
Suor Veronica: “Anche don Mauro sbaglia. Lo prende sul serio. Prende sul serio il suo interlocutore. Una minoranza? E dove sarebbe la sciagurata minoranza che dice e vuole far credere che ciascuno può scegliersi il genere che preferisce indipendentemente dal sesso? Bambini, che genere preferite? A voi la scelta…”
Suor Teresa: “Ma sì, amore mio, cambiamo argomento, sarà meglio. L’altra volta stavamo parlando degli atti di omosessualità… “.

Veronica Tussi

su Politicamentecorretto e Il Pasquino