Blog / Sandokan | 01 Dicembre 2016

Lettera di Sandokan – Referendum

Ero indeciso su cosa votare al Referendum, quando ho letto un post su Facebook che mi ha illuminato.

Cominciava così: “Non desidero dare indicazioni elettorali …”, e ho apprezzato la delicatezza d’animo. Poi però il testo si è sviluppato mostrando chiaramente che l’autore non è schiavo dei suoi desideri, ma pressato dalle sue preoccupazioni che ci tiene a farci conoscere.

«Se vincerà il “Sì” chi impedirà alla Cirinnà e ai suoi seguaci di permettere l’utero in affitto, l’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali, la teoria del gender nelle scuole elementari, il reato di omofobia (si potrà finire in carcere per aver letto passi della Bibbia ad alta voce), l’eutanasia, l’aborto fino all’ultimo giorno di gravidanza (come proposto dalla Clinton) e così via…? Chi lo impedirà quando in mano a queste persone ci sarà una “migliore governabilità”?».

E’ giusto: chi lo impedirà? Perché devo leggere la Bibbia a bassa voce?

Fin qui l’analisi dell’oggi. Ma poi c’è l’analisi storica. Tutto ha inizio secoli fa, a quanto pare. Il problema pare essere il «soggettivismo iniziato con Cartesio, l’empirismo inglese (per cui è lecito fare tutto ciò che abbiamo la possibilità di fare), il rifiuto del Discorso della Montagna di Gesù». E si è fermato qui per non farci preoccupare, ma avrebbe potuto aggiungere le lobby Lgbt, quelle ebraiche, Scientology, Kung fu Panda … fino ai Clinton.

Ma poi si è pentito di essersi fermato e ha aggiunto: “Le organizzazioni e le lobby internazionali telecomandano il nostro Paese. L’ambasciatore americano si dichiara pubblicamente a favore del Sì; il presidente Napolitano (che in passato militava nella corrente PCI più vicina agli ambienti laici internazionali) nomina senatore a vita Mario Monti, improvvisamente e per meriti sconosciuti, per poi imporlo come presidente del consiglio; Obama si congratula con Renzi il giorno dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili … episodi che fanno venire in mente la “colonizzazione ideologica” di cui parla il Papa”.

Chissà dove si andrà a finire. Anche il Papa – a quanto pare – condivide queste analisi e voterebbe No, se non fosse della Città del Vaticano e facesse lì dentro come gli pare. Soprattutto perché non mi pare possibile un Papa possa votare a favore di chi rifiuta il Discorso della Montagna di Gesù.

Devo dirvi che mi sono agitato e i miei neuroni hanno cominciato a palleggiarsi domande apocalittiche. «Vuoi vedere che finiranno per dare la possibilità di abortire anche dei figli adolescenti?», questo mi sono chiesto. «Col cazzo», ho urlato d’istinto, tanto che mia moglie mi ha detto che non è educato urlare parolacce perchè ci sentono i vicini.

Ma poi, quando i sentimenti hanno lasciato il posto all’indagine introspettiva, ho ricevuto una luce: «non è detto che sia peccato».

Il figlio quindicenne della mia vicina di casa, che voi non conoscete ma che rompe le palle da anni a tutto il condominio, tanto “innocente” non mi pare: ha le sue responsabilità e non è detto che farlo fuori non sia un bene per tutti e non sia occasione di redenzione per lui. Fino a 18 anni lo si può eliminare, penso io, dopo o si suicida da solo oppure diventa intoccabile.

Durante la riflessione una pallonata contro i vetri del salone è provvidenzialmente giunta a dissipare gli ultimi dubbi: voto Sì. Ditelo voi al Papa che è solo una questione personale e che sono cattolico.

Abbasso le lobby, i Clinton, Cartesio, Hume, Garibaldi, i froci, le mignotte, i Clinton, Obama e il figlio della vicina di casa. Viva Paperino.