Blog / Un Cireneo | 09 Novembre 2016

Le Lettere di Un Cireneo – Ha vinto Trump

Ha vinto Trump.

Come accaduto ai tempi di Berlusconi, le persone hanno timore a rivelare nei sondaggi la loro preferenza per un candidato demonizzato dai mass media. Però, nell’urna, lo votano.

 

Questo confronto è stato l’emblema della pochezza culturale, umana, spirituale di questi tempi.

Nessun capo di Governo di oggi può essere considerato un Leader: mancano idee, programmi, forza.
Credo che le forze progressiste, il partito democratico negli Stati Uniti e le varie forze socialdemocratiche in Europa, o quel che ne resta, debbano riorganizzarsi in fretta con persone credibili e programmi volti a tutelare le fasce deboli della popolazione: giovani, disoccupati, anziani, lavoratori dipendenti.

 

Il caro don Mauro suggerisce di guardare il positivo nelle cose. Lo faccio, a modo mio.

La vittoria di Trump ha significato la sconfitta della candidata:
1) Favorevole all’aborto al 9 mese di gravidanza, il c.d aborto a nascita parziale (partial-birth abortion).
2) La cui campagna è stata massicciamente finanziata dalla più grande azienda di macelleria umana, Planned Parenthood.
3) Dalla doppia faccia più scandalosa: suadente e rassicurante con le persone comuni sui temi della politica economica, favorevole ad un programma di massiccia deregolamentazione parlando riservatamente ai banchieri statunitensi. Evidentemente gli americani l’hanno ritenuto rassicurante come un Tirannosauro Rex piuttosto che come Santa Teresa di Calcutta.
4) Che ha, di fatto, sposato la crescita della disuguaglianza, già enorme, rendendo ancora più precaria ed incerta la vita dei poveri e della classe media, a favore della finanza e dei grandi ricchi.
5) Che si è ritenuta sopra la legge, utilizzando un account privato per inviare email di lavoro riguardanti (anche) temi di sicurezza nazionale. E lì non si scherza su queste cose.
6) Che ha gestito malissimo la crisi di Bengasi nella quale hanno perso la vita militari, diplomatici e civili americani.

 

Che tutto ciò significhi che il signor Trump possa essere un buon Presidente, è tutt’altro paio di maniche. Vedremo il tempo cosa dirà.

È emblematico che tra Trump – molestatore seriale nonché evasore fiscale, due aspetti sui quali gli americani non fanno sconti – e la signora Clinton, i cittadini statunitensi abbiano scelto il primo. È opportuno interrogarsi per evitare il proliferare di altri Trump nel mondo.

 

Ci fosse stato Sanders, sarebbe stata probabilmente un’altra storia. Ma la Storia non si fa con i “se” e con i “ma”.