Blog – Papa Francesco mette a reddito Castelgandolfo

Papa Francesco rinuncia a Castel Gandolfo. Dal 21 ottobre l’appartamento del Papa a Castel Gandolfo diventa un museo. In questo modo la decisione di Francesco di fare le vacanze a Roma diventa definitiva. I pochi giorni di riposo che si prenderà la prossima estate li passerà a Santa Marta, la casa feriale di tutti i giorni. In questo modo farà come tutti i romani che non si possono permettere le vacanze: al massimo un bagno a Ostia, metro più trenino.
Quindi niente appartamento pontificio, niente babbucce rosse, niente portaborse sulla scaletta dell’aereo, niente protocollo alla messa mattutina di Santa Marta: chi si chiede perché Francesco stia simpatico alla gente faccia la somma di tutti questi niente che dicono tutto e tiri le conclusioni. A me la somma dice che lui sa che sono tempi duri, tempi di crisi e allora lui fa come quelli che hanno la casa al mare però l’affitta perché le case dei nonni vengono messe a rendita: affittate a studenti stanza per stanza o trasformate in Bad and Breakfast. Lui, mette le sue stanze a Museo come le parrocchie che ospitano migranti.

In tempo di guerra il Papa di allora aveva aperto il palazzo di Castelgandolo per far rifugiare donne e bambini: ne erano nati più di quaranta. Adesso il Papa rimane a casa perché condividere è anche restituire. Le ricchezze che abbiamo sono prima di tutto una responsabilità, cioè una risposta alle necessità nostre e degli altri, di tutti.
Non perché siamo cristiani o siamo buoni ma perché è così. Non è una questione di carità condividere con gli altri ma è una questione di giustizia. Siamo in tempo di crisi, rinunciare è necessario, condividere idem. Il Papa come ogni papà di famiglia di oggi, comincia dando l’unico esempio che serve: fare.

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