Lettere di Renato Pierri – Ingenuità e disinformazione del Papa a Tblisi, in Georgia
Tutti zitti. Zitti i sostenitori di Papa Francesco, ai quali il discorso a Tblisi, in Georgia, non deve essere piaciuto, e zitti i suoi accaniti detrattori ai quali sotto sotto le parole del Papa non devono essere dispiaciute. L’unico a far notare l’assurdità di ritenere che nel mondo sia in atto una tremenda guerra contro il matrimonio, sembra sia stato il sottoscritto in una lettera pubblicata sul blog Italians – Corriere della Sera di Beppe Severgnini, e sul blog “Come Gesù” del prete e scrittore Mauro Leonardi. Riguardo alle parole del Papa, “Oggi c’è una guerra mondiale per distruggere il matrimonio”, scrivevo: “Sono parole esagerate, prive di fondamento scientifico. Il grande nemico che avrebbe dichiarato guerra al matrimonio, sarebbe la fantomatica teoria del “gender”. Teoria che non si trova esposta da nessuna parte”. Tutti zitti in Italia, ma non in Francia, dove la ministra dell’Istruzione, definendo “superficiali e infondate” le parole del papa, ha detto tra l’altro: “Consiglio al papa, in occasione del suo prossimo viaggio in Francia, di venire ad incontrare gli insegnanti, discutere con loro, sfogliare lui stesso i manuali scolastici e spiegarmi in cosa ci sarebbe una teoria dei gender, che fra l’altro non esiste, in quei libri”. Ma vogliamo esaminare qualche altra parola del Papa, pronunciata in quel discorso? «Chi paga le spese del divorzio? Tutti e due i coniugi? Di più paga Dio, perché quando si divorzia una sola carne si sporca l’immagine di Dio. E pagano i bambini, i figli. Voi non sapete quanto soffrono i figli piccoli quando vedono le liti e le separazioni dei genitori». Infatti, nessuno sa come soffrono i figli piccoli quando vedono liti e separazioni. Il Papa, però, non sa che il divorzio serve anche a far sì che i figli smettano di soffrire nell’assistere alle continue liti dei genitori. Il divorzio in alcuni casi diventa la scelta del male minore. Poi il Papa ci dice che il divorzio sporca (che brutta espressione!) l’immagine di Dio. Ma, l’immagine di Dio non dovrebbe già essere stata sporcata (che brutto!) prima, quando l’amore finisce, quando i coniugi non sono più “una carne sola”, e magari si odiano anche? Poi il Papa ha detto: “La Chiesa è donna perché Maria è donna”. Ma si può? La Chiesa è stata chiamata con un nome di genere femminile, non perché era donna. Se fosse stata chiamata con un nome di genere maschile, nessuno si sarebbe mai sognato di affermare che la Chiesa è donna. Nessuno si sarebbe sognato di definire la Chiesa “santa sposa di Dio” (altre parole del bel discorso a Tblisi). Per contro, se Dio fosse stato definito con un nome di genere femminile, nessuno si sarebbe sognato di dire che la Chiesa è la sua sposa.
Renato Pierri