Terremoto – Dov’è Dio?

Ecco l’articolo che Un Cireneo propone al blog per questo venerdì. Grazie!

Mi chiedono dov’è Dio nel dolore? Balbetto rispondendo: è nel dolore. È l’uomo dei dolori.
Non posso teorizzare davanti al dolore, sarebbe uno sfregio stare qui con la mano che regge una testa che pretende di essere colta e blaterare risposte in difesa di Dio, mentre c’è qualcuno che soffre. Difendo Dio facendo quello che posso fare.
Quando ho iniziato a studiare teologia, ho pensato che fosse una parola su Dio, una parola in difesa di Dio… col tempo ho imparato che su Dio abbiamo ben poco da dire, che Dio non ha bisogno delle nostre difese… ho imparato dal libro di Giobbe che chi difende Dio a spese dell’uomo offende l’uomo e Dio allo stesso tempo!…
Ho imparato che non devo provare l’esistenza di Dio, ma essere prova della sua presenza.
La teologia è una parola di Dio per l’uomo. È il Dio che si fa vicino alla storia senza snaturarla, senza schiacciare la sua evoluzione, senza causare l’involuzione della volontà dell’uomo. La teologia non è la difesa di Dio, non è una teodicea che ad ogni costo vorrebbe mantenere pulite le mani di Dio. La teologia è la testimonianza del Dio che ha sporcato le sue mani, del Dio dalle mani bucate, del Dio che non spiega il dolore ma lo assume, del Dio che si manifesta non tanto all’uomo quanto nell’uomo. Nell’uomo Cristo. E in ogni uomo che imita Cristo.

Dio si manifesta nel dolore quando lo consoliamo.
Dio si manifesta nelle lacrime quando le asciughiamo.
Dio si manifesta nel male quando lo rifiutiamo.
Dio si manifesta nel bene quando lo facciamo.
Dio si manifesta nel silenzio quando parliamo.
Siamo le sue mani, siamo i suoi piedi, siamo il corpo sofferente e consolante di Cristo. Siamo il seme che muore e la primizia della risurrezione.
Dov’è Dio nel dolore? – forza, alzati, fai quello che puoi. Sei sacramento di Dio nel mondo, del Risorto che ha vinto e in te vince il dolore, il peccato e la morte.

Robert Cheaib

Tratto da Theologhia
THEOLOGHIA