Sabato 23 Luglio – Aprimi gli occhi
In quel tempo vennero a Gesù da Gerusalemme alcuni farisei e alcuni scribi e gli dissero: «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo!». Ed egli rispose loro: «Perché voi trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra tradizione? Dio ha detto: Onora il padre e la madre e inoltre: Chi maledice il padre e la madre sia messo a morte. Invece voi asserite: Chiunque dice al padre o alla madre: Ciò con cui ti dovrei aiutare è offerto a Dio, non è più tenuto a onorare suo padre o sua madre. Così avete annullato la parola di Dio in nome della vostra tradizione. Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo: Questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da me. Gv 15,1-8
Mi preoccupo delle mani.
Della loro pulizia.
Mi preoccupo della bocca.
Delle parole che ne escono.
Ma se il mio cuore è sporco.
Se le mie mani rubano.
Non mi preoccupo.
Perché ho fatto della legge, la vita.
E sono diventata con la vita a posto.
E ho una vita in regola, ordinata.
Ma senza amore.
Senza onore.
Perdonami, Gesù mio.
Riempimi il cuore.
Aprimi gli occhi.
Che io ami.
Che io veda.
Prendimi le mie mani per servirti.
Prendi la mia bocca per annunciarti.
Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
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