Loretta Conte – Le 4 giornate di Napoli
Le quattro giornate di Napoli (28 Settembre-1° ottobre 1943)
L’anelito dell’uomo è Pace e Libertà senza differenze di razza, di cultura, di religione e di popolo. Nel periodo1940-1945, in nome del potere, scoppiò la seconda guerra mondiale, scaturita dal delirio del “Furher” tedesco Hitler” che convinse il duce italiano Benito Mussolini ad allearsi. Napoli,era un porto strategico: “Porta dell’Impero”.La città era un centro commerciale e industriale. Il panorama della città era squallido.
Le palazzine erano sventrate dalle bombe. Le facciate erano deturpate da tanti fori causati dai mitragliamenti dei quadrimotori anglo-americani.
I napoletani erano affamati;il pane era razionato. Il popolo dormiva nei rifugi o abbandonavano la città. Il volto delle persone era triste con sguardi inespressivi. I bambini seminudi, per fuggire nei ricoveri si perdevano; le urla disperate delle mamme, il suono delle sirene e il boato delle bombe traumatizzavano i bambini. Tra i napoletani crebbe l’odio per i soprusi di potere dei nazisti, che da un mese si insediarono al Vomero. Il comandante nazista che prese il controllo della città si chiamava Walter Scholl.
La rivolta scoppiò quando i napoletani lessero sul manifesto l’obbligo per gli uomini di iscriversi al campo di lavoro. I militari nazisti trascinarono gli uomini fuori dalle abitazioni,obbligandoli a salire sui camion diretti in Germania.Al Vomero, quando si diffuse la notizia che un marinaio era stato ucciso,alcuni giovani che si trovavano,in piazza Vanvitelli, incendiarono un’automobile dei nazisti. I giovani,si rifugiarono nel museo di San Martino,protetti dai napoletani,che buttarono dai balconi suppellettili per ritardare l’arrivo della polizia.
Il comitato nazionale di liberazione costituito dal comandante partigiano:AntonioTarsia,Faddo,Murolo,Sances si riunì ufficialmente solo il 24 Settembre 1943 perché Badoglio,diede in ritardo (8Settembre1943),la notizia dell’armistizio di Cassibile (3 Settembre 1943).Il comandante Scholl ebbe ordini dal “Furher” di ridurre la città a “cenere e fango”. I nazisti, prima di ritirarsi dalla città,compirono atti vandalici. La prima insurrezione avvenne in via Belvedere presso la Masseria Pagliaro (28 settembre 1943). Ivi è posta una targa commemorativa in ricordo delle quattro giornate di Napoli(1°Settembre-1°Ottobre1943) e di coloro che rimasero uccisi. Gli scontri continuarono in quasi tutti i quartieri di Napoli ed allo stadio Collana in cui erano asserragliati una cinquantina di nazisti con alcuni ostaggi che previo accordo furono liberati. I napoletani crearono barricate e tesero agguati,costringendo alla resa i nazisti che il 1°Ottobre lasciarono la città. Gli scontri furono un centinaio;persero la vita 168 patrioti partigiani e140 civili. In questi combattimenti si distinsero per coraggio i giovanissimi.Alcuni,avevano lasciato le scuole per unirsi ai partigiani. I nomi dei quattro giovanissimi morti sono:Gennaro Capuozzo (12 anni),Filippo Illuminati (13 anni),Pasquale Formisano (17 anni) e Mario Menechini (18 anni).In questa guerra si distinse, Gennaro Capuozzo.nacque nel 1931 e morì a Napoli il 29 Settembre 1943.“Gennarino”,assorbiva come una spugna i racconti di guerra,nutrendo una profonda ammirazione per il coraggio dei combattenti partigiani che volevano liberare la città dal nemico. Avvertiva nel cuore la realtà della vita;rincorreva ed esaltava le gesta di eroi coraggiosi. Gennarino uscì per istrada insieme ai suoi compagni rimanendo indifferente alla voce della mamma che lo esortava a non uscire:“Gennarì,nun gghi’,statt’attiento,nun te fa’male!”Gennarino fu un combattente partigiano, rifornì di munizioni i patrioti; il 29 Settembre impugnò un mitragliere e si avviò in via Santa Teresa degli Scalzi. I patrioti partigiani gli tolsero il mitragliere e dissero: “Gennarì, tu sî ppiccirillo, lascia sta’ chest’arma”. Gennarino impavido, andò incontro ai carri armati nazisti lanciando una bomba. Una granata esplose ed egli morì. Gennaro, insieme a tanti patrioti partigiani fu onorato con la medaglia d’oro. Durante la ritirata dei nazisti dall’Italia,ci furono diversi combattimenti; tutti desideravano Pace e Libertà.
Loretta Conte
Loretta Conte ha pubblicato diversi racconti sul blog. Qui l’ultimo. [categoria inediti del blog]