Lettera di Hermes – Sarà che forse sono un gay atipico
Anzitutto ringrazio per l’attenzione e anche per chi mi provoca come il Cireneo e Ambrogio, perchè le risposte che dò a loro le dò pure a me stesso. Accettare la propria “variante” affettiva e sessuale è come intraprendere un percorso lungo, doloroso, difficile ma “strada facendo” come dice Baglioni t’accorgerai di un gancio appeso al Cielo. Questo gancio è il cuore misericordioso di Dio che non può assolutamente punirmi per una cosa che Lui stesso permette. Cioè, io non vedo nessun peccato nell’amare spiritualmente e materialmente una persona del mio sesso a patto, beninteso, che ciò non sia un passatempo o un esercizio erotico. Forse sono un gay atipico ma credo nelle grandi storie d’amore e penso che vivere pienamente l’amore significhi “totalità”. Oltretutto non ce la faccio proprio a considerare peccato un atto d’amore tra due persone adulte dello stesso sesso. Poi è chiaro che nella vita omosessuale come in quella eterosessuale ci vuole fortuna. Qualcuno tra voi ha inteso che io vivo con un uomo. Magari ! Sono innamorato sì, ma l’uomo in questione è depresso, mi ha confidato che ha paura d’innamorarsi perchè non riesce ad esere fedele e poi lui è dominato da sua madre che gli proibisce di crescersi la barba o i capelli e il povero amore mio è “castrato ” psicologicamente. E’ geniale, è artista ma non ha un lavoro e vive con una pensioncina d’invalidità civile. Dio ha voluto che che lo conoscessi e che lui conoscesse me. Ci deve essere un motivo o no ? Vorrei fare per questo meraviglioso essere un miracolo, vorrei farlo crescere, maturare, staccarlo dolcemente dalla sua mamma che lo ha condizionato parecchio ma non oso più di tanto e prego, prego, prego. Sì avete capito bene, prego Dio di avvicinare questo giovane uomo a me (ha 10 anni meno di me) affinchè io e lui formiamo una coppia fissa e stabile. Qualche sera fa siamo andati a vedere un film insieme ” Alice oltre lo specchio ” e io guardavo lo schermo 3D, bellissimo mentre la mia mano avrebbe voluto stringere forte la sua. Al secondo tempo per qualche minuto l’ho fatto ma poi lui con gentilezza s’è scansato. Alla fine siamo andati in un bar a prenderci una crema caffè e sulla macchina, prima di accompagnarlo al portone di casa gli ho chiesto di darmi un bacio. Un delicato casto bacio appena accennato. Se amassi una donna non credo sentirei più passione di questa.