Avvenire – L’ennesimo delitto negli affetti e il bisogno di parole di Vangelo
Nell’ Avvenire in edicola oggi, c’è un articolo a firma Guido Mocellin. Una riflessione sui casi di cronaca nera degli ultimi giorni e sul loro essere “delitti negli affetti”. Tra gli articoli presi come spunto per approfondire il tema, il mio articolo apparso su Faro di Roma: “Il rogo di Sara e del nostro sperare. Quando il Male supera ogni immaginazione”
Dobbiamo prendere di più e meglio la parola, da credenti, davanti ai tanti casi di cronaca nera – possiamo classificarli “delitti negli affetti” – che il sistema dei media cavalca non certo per nobili motivi, ma che non per questo sono meno significativi di un’interpretazione che attinga al Vangelo. È una necessità che sento da tempo, e che mi è anche capitato di argomentare, anni fa, a proposito di come «comunicare la vita buona» (erano appena usciti gli orientamenti pastorali della Chiesa italiana per il decennio in corso).
Allargando le ricerche rispetto dall’attualità ho scoperto che Costanza Miriano, qualche anno fa, sul suo blog ( http://tinyurl.com/ha2nykq ), non si è sottratta alla sfida di misurare su questi fatti violenti la visione credente e controcorrente dei ruoli uomo-donna che l’ha resa celebre, anche se non sono rimasto convinto di tutte le argomentazioni. E ho scoperto anche che le Suore orsoline del Sacro Cuore di Maria, congregazione il cui carisma è rivolto alle donne (segnatamente – oggi – quelle al margine), hanno aperto, da poco più di un anno, un blog ( http://tinyurl.com/hryk46o ) dove le storie interne alle loro comunità e quelle di ciò che le loro comunità fanno per e con le donne sono intrecciate, con molta libertà, con gli apporti che tanto la cronaca quanto la cultura e lo spettacolo suggeriscono in tema di donne; anche di donne vittime. Lo tiene una giovane consorella, Naike Monique Borgo, che ha tutti gli strumenti culturali e umani per farlo bene.