Articoli / Blog | 16 Aprile 2016

Blog – I cristiani e l’amore per i cani

C’è chi storce il naso sugli amori canini. Tempo fa una signora con un cane era venuta a trovarmi per parlare e, dal momento che Fido (nome di fantasia, ndr) aveva paura ad entrare in casa, eravamo rimasti a passeggiare in strada. Al mio rientro un signore mi ha detto: dì a quella signora di ammazzarli i cani… e poi,  aggiunse parlando tra sé, … c’è gente che abortisce!
La cosa mi ha ferito e l’ho rimproverato, ma poi ci ho riflettuto.
Storcere il naso quando c’è di mezzo l’amore vuol dire sempre perdere un’occasione. Anche, ovviamente, quando l’amore è tra un uomo e un cane. A storcere il naso sull’amore si perde l’amore.
Ma, “l’ordine nell’amore?” qualcuno dice; ma, “la differenza tra amore e Amore?, qualche altro dice. Lo dicono, ma si sbagliano. Non credo Dio conosca le maiuscole. Per lui i nostri amori sono grandi quanto il Suo di amore. Ogni amore è grande, anche se a quattro zampe. Ogni amore è meritevole di maiuscola.
I cani erano nel Paradiso terrestre con noi e, se ne sono usciti, è per colpa nostra. Non loro. Loro dovrebbero ritenere disordinato amarci. Li abbiamo costretti a lasciare un giardino meraviglioso, dove non c’erano aree per cani chiuse con i cancelli.
Dio chiede a Noè di salvare, nell’arca, pochissimi uomini e tutti gli animali. E gli esempi di cani che sono nei vangeli, quello di Lazzaro (cfr Lc 16,21) e quello del colloquio di Gesù con la donna Siro Fenicia (Mt 15), sono positivi, ottimi, pieni di carità e di umiltà.
Invece il loro amore per noi è così totale che quando ci hanno visto andar via, scacciati, hanno scelto l’esilio con noi e ci hanno trotterellato a fianco sereni perché dove è il loro padrone, lì, è il loro paradiso.
Mi diceva un amico che il guinzaglio per il cane è il prolungamento del braccio del suo padrone. Uno strattone è come uno schiaffo, un brutto rimprovero. Per noi il guinzaglio è un segno di padronanza e schiavitù, per loro un braccio intorno al collo.
La pet therapy è una terapia con basi scientifiche. Il dolore diminuisce sensibilmente se abbracci un cane. Aumentano le difese immunitarie. Gli ospedali si umanizzano con i cani in corsia.
Non è un gioco di parole perché non è un gioco. È un cane. Un essere vivente. E un animale da compagnia perché è un compagno. A quattro zampe.
E quando hai un compagno accanto, in ospedale, in famiglia, a casa, la vita si umanizza. A quattro zampe.
Il cane chiede rispetto, chiede affetto, chiede regole, chiede compagnia, chiede una casa con dentro il suo padrone, la sua famiglia.
Un cane io non ce l’ho ma voglio prepararmi per il Paradiso, per quando incontrerò tutta la creazione che qui non ho conosciuto, i cani per primi.