Blog / Renato Pierri | 06 Aprile 2016

Lettere di Renato Pierri -Riprovevole è tutto ciò che reca danno al prossimo

 

Trascrivo una mia lettera pubblicata da Corrado Augias il 9 maggio 2012

«”Sacre Scritture, maneggiare con cura”. Al seminario dell’apertura degli scout cattolici dell’Agesci, padre Francesco Compagnoni ha dichiarato: “Le relazioni tra persone omosessuali, secondo la Sacra Scrittura, sono gravi depravazioni. Per questo, le persone omosessuali sono chiamate alla castità”. Il ragionamento del perspicace sacerdote non fa una piega. E’ scritto nella Sacra Scrittura (per essere precisi, nell’Antico Testamento e in san Paolo, ma non nel Vangelo), e quindi così è. Il prete ha ragione. Infatti, il Levitico recita: “Con un uomo non giacerai come si giace con una donna: è un abominio!” (18, 22). Più avanti, invece, ordina: “Se un uomo è giaciuto con una donna durante le sue regole, e ne ha scoperto la nudità, ha messo a nudo la fonte del suo sangue ed essa ha scoperto la fonte del suo sangue: siano eliminati ambedue in mezzo al loro popolo” (Lv 20,18). Quindi tutti gli uomini che si uniscono ad una donna che ha le mestruazioni, peccano. E’ scritto nella Sacra Scrittura e quindi così è. E peccano anche tutte le persone (abominevoli!) che mangiano bistecchine di maiale (cf Levitico 11, 7). E’ scritto nella Sacra Scrittura e quindi così è. Il ragionamento non fa una piega. E se le dicessi, gentile padre Compagnoni, che in realtà riprovevole è tutto ciò che reca danno al prossimo, tutto ciò che è contrario al comandamento fondamentale di Gesù, e quindi che gli atti d’omosessualità sono leciti giacché non vanno contro il comandamento dell’amore? Farebbe una piega il ragionamento?».

E senza nessun commento, ma con grande soddisfazione, trascrivo le parole che il colto sacerdote e scrittore Mauro Leonardi (vedi L’Huffington Post), scrive oggi sul suo blog “Come Gesù”:  «Ilcomandamento nuovo di Gesù è di amarsi gli uni gli altri come Lui ci ha amato. Perché Gesù non dice nell’Ultima Cena qualcosa tipo: siate santi, compite la volontà di Dio, obbedite alla Legge eterna? Perché compiere un peccato direttamente contro Dio […] è per un uomo quasi impossibile. È, di per sé, il peccato satanico. D’altra parte vediamo che Satana, nella storia, offende Dio uccidendo l’uomo. Quindi è certo possibile in astratto che un uomo faccia un peccato direttamente contro Dio ma nel 99% dei casi il peccato dell’uomo consiste nell’offendere Dio facendo del male agli altri uomini».

Renato Pierri