
Le Lettere dal carcere – Lettere di solidarietà tra ergastolani
Massimiliano, detenuto nel carcere di Porto Azzurro, sta passando un brutto momento. Tempo fa gli avevo scritto: “In tutti questi anni non ho mai sperato di farcela. Eppure ho continuato a lottare con tutte le mie forze, più che per coraggio per noia. E sono sopravvissuto. Ho sconfitto il mio destino. E da uomo ombra sono passato a uomo penombra. Forza anche tu. Non ti arrendere”. E oggi Massimiliano mi ha risposto:
Ciao Carmelo, perdona il mio comparire e scomparire a livello epistolare, in verità il mio cuore è sempre con te. Ho avuto un po’ di problemi con la custodia: ho preso cinque rapporti e una denuncia in periodo complessivo pari a tre mesi. Però ora con l’arrivo del nuovo direttore le cose stanno migliorando, perché mi ha proposto un lavoro. Sei anni e quattro mesi di ozio totale per trovare una persona che comprendesse che io purtroppo sono un ergastolano e di fare il cuoco, lo spesino, ecc. non mi importa nulla!!! Mi ha proposto di entrare come responsabile della redazione “La Nuova Promessa” che aprirà tra un mese, per fare una battaglia contro l’ergastolo.
Carmelo, una redazione per l’abolizione “dell’ergastolo ostativo”: mi si sono illuminati gli occhi. A dire il vero, gli ho parlato di te raccontando la magnifica esperienza nell’averti conosciuto, gli ho raccontato della tua enorme forza, del tuo essere detenuto scrittore, ecc… Credo che abbia percepito l’ammirazione e la stima che nutro nei tuoi riguardi. Ma il fatto che un direttore si unisca alla battaglia contro l’ergastolo ostativo mi fa vedere come Dio operi ogni singolo giorno, ora, minuto, per tutti i suoi figli, le sue creature. Non tutti lo vedono, ma io sì, infatti ti ho sempre detto che nonostante tu ti definisci uomo ombra sei una luce! Non avevo dubbi sul tuo arrivare ad ottenere un po’ di libertà dopo una lunga battaglia, proprio le tue parole mi raccontano un uomo che in fondo, anche se detenuto, si è ricreato una libertà, l’averti incontrato è stata la conferma che hai sempre combattuto per tutti, anche per me, usando la nostra parte più potente, più vera, cioè la mente e non la sola violenza. Non ti sei limitato a fare ma ti sei elevato ad “essere”, ti sei evoluto in modo straordinario usando la tua volontà e mantenendo integri i tuoi valori e virtù.
Con questa opportunità che il direttore mi ha dato potrò seguire le tue orme, ci metterò tutto me stesso per avere un risultato concreto, so che ora sarai con la mente impegnata con permessi e via dicendo, ma mi sosterrai con la tua esperienza?
Scriverai qualche articolo per me che io pubblicherò nel giornale col precisare ovviamente che è tuo, perché voglio che tu sia un ispiratore anche per gli ergastolani ostativi? Grazie! Ho raccontato al direttore quando mi hai scritto che avevi inserito sul tuo pc la tua data di fine pena 9999 e il computer ti ha scritto “verificare che non ci sia un errore” e il tuo dirmi: credo che i computer siano più umani delle persone! Cavolo, gli è piaciuto! Gli ho detto che poteva andare sul tuo sito per comprendere meglio il tuo enorme lavoro e magari firmare per l’abolizione dell’ergastolo ostativo. Scusa Carmelo, volevo solo condividere con te questa strada che si presenta dinanzi a me, ma ti ho scritto un poema!
Ti abbraccio forte con tutta la stima e l’affetto di sempre,
tuo amico Massimiliano.
Carmelo Musumeci – Carcere di Padova