Il Signore dei Sogni – La presentazione alla Petranova. L’incontro

Si è svolto regolarmente l’incontro alla Petranova International Institute su Il Signore dei Sogni il giorno 8 marzo delle 14.30 alle 15.30 di fronte alle classi delle medie. Mi ha presentato Olivia – nella foto- una bravissima ragazza di terza media che ha condotto con grande sicurezza l’incontro.
Qui un breve video, l’intero audio e una lettera di Dory che era presente


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Dory era presente è ha scritto per il blog questo racconto della serata:

“Il Signore dei Sogni”: dopo aver ricorso un po’ ovunque “Abelis” nelle sue presentazioni, avevo un po’ paura a scrivere la cronaca di questo incontro per il “Signore dei Sogni” presso scuola Petranova. Avevo paura di fare la cronaca di un evento, bello sicuramente ed arricchente…ma insomma, di scrivere un copione forse in parte atteso.
Un piccolo episodio cui sono stata spettatrice poco prima dell’incontro, mi ha permesso di guardare a questa presentazione in modo estremamente vivo, commosso e pieno di gratitudine. Sia per l’autore del libro stesso che per le protagoniste del piccolo episodio che vi sto per descrivere. Veramente questo piccolo racconto è anche un omaggio e un ringraziamento ad una persona molto speciale per me che era una delle due persone coinvolte nel piccolo aneddoto che ho sopra preannunciato.
Il sognatore è colui che sa far diventare progetto reale ed autentico di vita, la relazione misteriosa che ha con Dio attraverso l’aiuto e l’accompagnamento degli amici, di chi ci sta vicino, di chi ci accompagna nel cammino della vita. In due parole, questo è il contenuto fondamentale del saggio di don Mauro. Bello. Però, pensavo…rischia che questa riflessione , meravigliosa, rimanga solo tra le parole scritte di un bel saggio. Voglio dire, pensavo, a me quando capita una cosa così?
Ed ecco, che “l’insegnamento del libro” si fa vivo davanti i miei occhi, in un episodio quotidianissimo, normalissimo: così che mi sembra di vedere Giuseppe dell’antico testamento davanti a me…E dire! Accidenti, ha ragione don Mauro: i sogni hanno a che fare proprio con la realtà! E se sono cos, hanno a che fare con Dio.
Ma ecco quel che è successo. Vicino a me era seduta questa mia cara amica: per lei era una giornata pesante oggi. Ad un tratto, è arrivata una signora che la conosce e , relativamente ad un’attività di formazione cristiana che questa mia amica porta avanti da anni, le ha detto: “Sai, io spesso vengo agli incontri per vedere i tuoi occhi”. vi assicuro che la frase non aveva alcun retrogusto melenso. Era detta col cuore e si vedeva. I l’ho capito perché avendo avuto a volte la fortuna di presenziare a questi incontri, ho potuto comprendere perfettamente cosa intendesse dire e comunicare questa signora con quelle parole.
Il fatto è che pe tutti noi Gesù è un po’ un “sogno”: certo,, sappiamo che è presente nell’Eucarestia, ma non possiamo vederlo, toccarlo,, parlargli occhi negli occhi e non a tutti risulta così facile l’adorazione eucaristica.. Forse, nella giornate “no”, anche a noi, come ai discepoli, capita di prendere Gesù per un fantasma o , se va bene, pensare che forse esiste, ma se esiste dorme e no si accorge di noi…Forse a volte pensiamo anche noi che Gesù sia come l’amico immaginario frutto del delirio di Nash , protagonista del film “A Beatiful mind” , film richiamato da don mauro nel suo libro.
E allora che fare? Chi è la nostra “Alicia”? Alicia è per noi come la mia amica: una che mentre parla di Gesù, le guardi gli occhi  e dici: “Eccolo Gesù che mi dice: Non abbiate paura!”: è in quegli occhi. Alicia, per me, lo ricordavo oggi, è stato un bravo sacerdote che mi ha prestato un fazzoletto di carta dopo una confessione ( una delle prime e dopo tanto tempo) che avevo finito in lacrime. E’ stata un’altra amica mia che, accogliendomi in modo impensato ed impensabile per me, con tanto amore e delicatezza incontrandomi mi disse ( le avevano detto già qualcosa di me e della mia “storia” ndr) : “Finalmente un volto!”: una delle poche volte che mi sono sentita guardata e guardata con gioia piena. In tutti questi piccolissimi segni, io ho visto Gesù. il mio “sogno” su Gesù si è fatto vivo. Presente, vero.
Per tornare alla mia amica, sia io che la signora che oggi le ha fatto questa bella e meritatissima “carezza”, sappiamo che lei è la nostra “Alicia” perché dai suoi occhi emerge un tale amore per Gesù che non c’è più bisogno di fede per credere che sia isorto, che sia Amore, che sia in mezzo a noi tutti i giorni: basta guardare lei e ci credi. Perché lei parla ed è chiaro che Gesù è vivo. E’ una Persona che la mia amica incontra tutti i giorni. Tra una lavatrice e figli che ti fanno impazzire.
D’altronde, siccome oggi abbiamo detto che chi sostiene i sogni degli altri, anch’egli realizza pienamente la sua vita, mi è stato evidente come anche la signora, oggi, sia stata per la mia amica la sua “Alicia”: a volte, nella fede, pensi di aver sbagliato tutto e ti chiedi se non sia il caso di lasciar perdere. Ci sono momenti della vita che ti sembra di aver incasinato tutto o semplicemente i senti sola e magari ti chiedi se la tua fede faccia ancora del bene agli altri…Il sogno di una vita di fede “bella”, piena di amicizia di famiglia, di unità, si tinge di ombre, di dubbi, di domande tipo: “ma se avessi sbagliato tutto?” Oggi la signora dicendo quella frase alla mia amica ha dissipato ogni dubbio: no, cara amica mia, la tua fede, il tuo amore per Gesù, non è un ‘illusione come la Rose di Titanic. Non ti stai immaginando il matrimonio con Di Caprio – ti piacerebbe eh? Mica scema!:-)))- metafora dell’amore illusorio di cui così bene parla nel libro don Mauro – ma è un sogno reale. Ha  che fare con te. Con i tuoi occhi. Ce ne accorgiamo: la signora di oggi, io e tutti quelli che ti vogliono bene. E ci fa molto bene: perché grazie a te, spesso torniamo a casa che Gesù ci sembra più presente nelle nostre ite: un sogno vero, un sogno reale.
A volte, quando veramente t sembra di aver passato una vita a seguire deliri e ti chiedi se per caso non hai sbagliato tutto – invece arriva davvero qualcuno che ti dice – come Nash alla moglie in occasione del Nobel -“Sei tu la ragione per cui io ggi son qui. Sei tu tutte le mie ragioni”: ed è bellissimo e sono stata felice che oggi, questa mia amica, che dà sempre tutta sé stessa, abbia ricevuto questo dono. .
Mi sono molto commossa a ritrovare in un episodio di pochi minuti, tutto quello che questo libro mi ha dato e può dare: più che da leggere è da vivere. oggi ho avuto la fortuna parole poi sulle ragazze che hanno assistito alla presentazione; bravissime ed educatissime, innanzi tutto, ma anche fortunate: noi insegnanti paliamo tanto di orientamento: ma questo libro è proprio l’ideale per capire che orientarsi significa avere desideri ed ambizioni vincolati alla realtà. E il rapporto dei miei sogni con DIO? ( questa è stata una delle domande di una delle ragazze!!): come ha detto don Mauro, se Dio è Padre, io posso sognare partendo per il mondo sicuro dell’amore di Dio, vedendo il mondo come casa mia: casa dove sono figlio, fratello, amico. E’ un bel camminare. Aggiungo solo che avere Dio come confidente e custode dei nostri sogni, significa che Egli ci metterà accanto persone fantastiche come la mia amica, come la signora di oggi, come le ragazzine che erano con noi: e allora il “mistero” di Dio sarà un po’ meno misterioso, perché lo vedremo chiaro, vivo, presente e rassicurante negli occhi di chi amiamo e di chi ci ama.

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