Blog / Una donna nel Vangelo | 05 Febbraio 2016

Sabato 6 febbraio – Tu mi chiedi di riposare con te

Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò». Era infatti molta la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Marco 6,30-34. 

Ogni volta che vengo da te.
A dirti le cose belle che ho fatto.
A raccontarti le cose importanti che ho detto.
Tu mi fermi.
E mi chiedi di seguirti.
Di riposare con te.

Io ti voglio dire quello che ho fatto.
Tu vuoi sapere solo di me.

Io mi preoccupo di piacerti.
E tu mi ami solamente.

A te piaccio io.
Sempre.
Non per le cose buone che faccio.
Ma perché sono io, perché sono mie.
Tu mi guardi e vedi me.
Non quello che porto.

Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

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