Blog / Una donna nel Vangelo | 19 Gennaio 2016

Mercoledì 20 gennaio – Rischi la vita per guarirmi una mano

In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. C’era un uomo che aveva una mano inaridita, e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo. Egli disse all’uomo che aveva la mano inaridita: «Mettiti nel mezzo!». Poi domandò loro: «E’ lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?». Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell’uomo: «Stendi la mano!». La stese e la sua mano fu risanata. E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire. Marco 3,1-6. 

Può esserci un momento sbagliato per fare del bene?
Si può lasciare soffrire qualcuno potendolo guarire subito?
Può esserci un giorno in cui si può solo morire e mai essere salvati?
Come si può pensare così?
Come si può vivere così?

Fare di un momento di gioia, di vita, una trappola.
Che tristezza.

Sei indignato e triste.
La tua salvezza, il tuo amore, guardato con sospetto, con rabbia.
Tacciono invece di far festa.

Può essere lecita una cosa cattiva?
Può essere illegale, sbagliata, la vita, la salute, la salvezza, la bellezza?

Paghi con la morte, l’avermi sanato una sola mano.
Ma quanto mi ami?
Non saprò mai la grandezza del tuo amore per me.
Rischi la vita per guarirmi una mano.

Questo commento del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).

“Una donna del vangelo” è anche sul network di Papaboys: ecco il link

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