Le lettere di Renato Pierri / Gli uomini della Chiesa e i pregiudizi sull’omosessualità
Il Dialogo.org; Corriere Nazionale; Il Pasquino; Politicamentecorretto 14 gennaio 2016
Don Mauro Leonardi su L’Uffington Post: «Nelle stesse ore in cui Papa Francesco nel libro intervista con Andrea Tornielli – dal 12 gennaio in libreria – dice che “le persone omosessuali vanno trattate con delicatezza e non si devono emarginare” il portale di Progetto Gionata su fede e omosessualità viene cancellato dalla rete dagli hacker. Se non è una coincidenza viene da chiedersi: ma questi pirati di cosa hanno paura?». Il bravo prete scrittore sembra non rendersi conto che la posizione del Papa e la posizione dei pirati sono due facce della stessa medaglia: una faccia benevola, l’altra malevola, ma entrambe prodotto dei pregiudizi sugli omosessuali. Ma leggiamo le altre parole di papa Francesco. “Le persone omosessuali vanno trattate con delicatezza e non vanno emarginate”, e mentre lo dice le emargina, giacché non si capisce per quale motivo devono essere trattarle con delicatezza. Se qualcuno dice a me che devo essere trattata con delicatezza, magari come un fiore, mi arrabbio. Vediamo che cosa dice ancora Papa Francesco: «Io preferisco che le persone omosessuali vengano a confessarsi, che restino vicine al Signore, che si possa pregare insieme. Puoi consigliare loro la preghiera, la buona volontà, indicare la strada, accompagnarle». Ma quanta generosità, caro Papa Francesco! Gli omosessuali sono un po’ come bambini ancora piccoli, o come ciechi bisognosi di qualcuno che li accompagni, che gli indichi la giusta via. Ma suvvia! E ancora: «Se una persona è gay, cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?». E mentre lo dice, giudica, giacché la condizione per la persona omosessuale per non essere giudicata dal Papa, sarebbe di cercare il Signore ed avere buona volontà. Gli uomini della Chiesa non riescono a liberarsi dai pregiudizi sull’omosessualità, nonostante la buona volontà.
Miriam Della Croce
Qui il link a Il Pasquino
Sai perche Renato i pregiudizi?perche pensano all atto sessuale tra due omosessuali;non vedono amore;vedono solo quello;che per la chiesa é condannato come contro natura.Queste persone come giustamente dici sono per la chiesa peccatori da redimere;convertire;delle persone malate da compatire e cercare di liberare da questa piaga;da questa che per la chiesa è lebbra!!Condivido l articolo perche mi hsi fatto riflettere sulle parole del papa;si in effetti vogliono proprio dire che non dobbiamo emarginarli sti poveretti;avvicinarli a Dio questi pervertiti;cercare di farlili capire che la loro strada é sbagliata!!Ma perche tanti pregiudizi verso queste persone che si amano come tutti gli altri;e mi da un gran fastidio che siano proprio tanti cristiani a giudicarli!Che fastidio ci danno??guarirli da cosa??dal loro amore??Si Renato tanti pregiudizi che generano intolleranza d frutti cattivi.Credo Dio li ami perche lui li ha creati cosi!!
Riporto il commento del farmacista dottor Ferdinando Fattori
Buon pomeriggio,
il caro Renato Pierri ha sempre degli articoli interessanti da sottoporre e su questo, visto che da omosessuale coerente e felice ne sono coinvolto, amo rispondere e aggiungere un pensiero.
Quando dico coerente e felice mi riferisco ovviamente al fatto e alla fortuna che ho di comprendermi, accettarmi e gioire del fatto di potermi innamorare, nel mio caso di un uomo. Faccio questa premessa perchè la mia “fortuna”, che ho comunque dovuto costruire in un ambiente cattolico rigido (scuola privata di frati maristi per 13 anni….), non è spesso la stessa per altri che tuttora si nascondono e vivono frustrati le proprie identità.
Tra questi sicuramente anche molti sacerdoti… a cui però fa comodo che la realtà resti tale. In fin dei conti hanno vitto, alloggi sfarzosi e considerazione garantiti (e già il voto di povertà va a farsi “benedire”). Moltissimi contravvengono anche al voto di castità, per il quale, stando al dizionario e alla Bibbia, non dovrebbero nemmeno commettere atti di autoerotismo… Dico bene? Eppure tutti sappiamo come stanno le cose: preti e suore, preti e preti, preti e uomini di fede, preti e ragazzini… Per carità, queste cose si fanno in due quindi ci sarebbe da “giudicare” ance l’altra parte. E ribadisco il giudicare perchè è proprio quello che si evince nell’articolo che il caro Pierri ha sottoposto alla nostra attenzione.
Non voglio dilungarmi, ce ne sarebbe da scrivere per ore, ma il vostro tempo è prezioso e la mia farmacia è ora piena. Concludo enunciando tre punti:
-“chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra”
-se due gay si baciano spesso la gente grida allo schifo, se invece un sacerdote sodomizza un minore al massimo gli cambiano diocesi
-Papa Francesco ha una dolcezza che avvicina, ma quello che vorrebbe in realtà dire gli viene “castrato” in partenza e in ufficialità
Se avete occasione guardate il prossimo film in uscita: SPOTLIGHT
Saluti,
Ferdinando Fattori
Mia replica brevissima:
Però, se lei dice: “Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra”, mi fa pensare che qualche pregiudizio sull’omosessualità lo ha anche lei.
Mi piace molto Renato come riesci a farti vicino delle persone omosessuali
Renato , io ho sempre considerato le persone per quello che sono e mai per loro tendenze o rientamenti sessuali. Il tuo articolo lo trovo un po polemico .
Il Papa se usa queste parole lo fa da padre della chiesa . E’ implicito che lui tratti tutti allo stesso modo, ma è giusto che dia delle dritte al popolo della chiesa ,che invece ha paura a volere affrontare la realta delle cose ,isolando con i modi e le espressioni le persone che vengono individuate come omosessuali.
A ciascuno il suo.
Io condivido il pensiero del signor Fattori!!La gente grida allo schifo si scandalizza a vedere due persone omosessuali abbracciati ed innamorati.Il papa in cuor suo non discrimina ma nelle sue parole si nota tanto che la Chiesa condanna!!per cui Renato ha colto molto bene nelle sue parole la discriminazione della Chiesa ;non solo della gente normale;questo aspetto ha voluto cogliere.
Signor Fattori, mi perdoni, ma lei quando è di fronte a una scena inconsueta non prova un minimo di stuporeo o di curiosità ? Mi sembra che la scena a cui le fa riferimento susciti esattamente questa curiosità e stupore a tanti tra noi, (me compresa) perchè non fa parte del fino ad’ora considerato scenario della vita quotidiana. Inoltre mi sembra che lei faccia di tutta l’erba un fascio , quando afferma che la chiesa si scandalizza del bacio omosessuale e invece lascia passare l’abuso del prete sul minore risolvendolo con uno spostamento di diocesi. Errori ne sono stati fatti in passato ma i fatti che ultimamente si sono verificati e le soluzioni prese dalla chiesa nonchè dal papa, dimostrano che invece ci sia una presa di coscienza e attenzione a questi episodi di deviazione psichica di alcuni preti con relative pesanti conseguenze per chi si è reso colpevole di questi atti. Aggiungo , cosi come la si dovrebbe avere all’interno della famiglie , visto che è una depravazione affettiva diffusa anche tra noi laici .Invece quello che percepisco dalla discussione è un continuo attacco alla chiesa che non aiuta nessuno, anzi disorienta chi ha già le idee confuse in partenza.
Mi scusi ancora, lei ha saputo ritagliare un po del suo prezioso tempo alla farmacia ,per dare la sua opinione su lla lettera di Renato, io ho sottratto molto tempo a impegni che entrano nella questione in merito in cui m’impasto con tutta me se stessa, non solo con le mani.
Giuseppina, tu scrivi: “Il papa in cuor suo non discrimina”. Io non posso sapere se il Papa in cuor suo non discrimina, non posso sapere se pensa una cosa e ne dice un’altra. Una cosa è certissima: le sue parole discriminano. Leggi con attenzione quanto ho scritto e te ne renderai conto. Se io affermo che gli omosessuali devono essere trattati con delicatezza, faccio una discriminazione. Per non farla devo affermare che gli omosessuali sono persone, e come tutte le persone devono essere trattati. Con delicatezza tratti un bambino appena nato, una persona malata bisognosa di cura. Se io dico che gli omosessuali devono essere accompagnati, che bisogna indicargli la strada, faccio discriminazioni. Gli omosessuali non sono ciechi. Infine: il Papa è il capo di una Chiesa che ha un catechismo che dedica diversi paragrafi all’omosessualità, facendo discriminazioni, e nessun paragrafo alla pedofilia.
Non torno sull’argomento, sino a che qualcuno non dimostri che io affermo cose non vere. Quando non si è d’accordo bisogna confutare, non divagare. Io ho spiegato perché il il Papa discrimina.
si hai perfettamente ragione approvo!! cambiero idea se qualcuno lo dimostra che non é cosi
che non sia cosi!!ma di solito nessuno riesce a contraddirti perche sei geniale!!ci ragioni cosi bene che devo ammettere hai ragione!!
A me, Giuseppina, dispiace di passare per quello che dà sempre addosso alla Chiesa o al Papa. Questo Papa mi è simpatico e l’apprezzo per tante cose, ma se penso che inconsapevolmente faccia delle discriminazioni, perché non devo dirlo? Perché devo dire che il Papa non fa discriminazioni se fa discriminazioni?
Adesso avrei qualcosa da ridire sull’omelia a Santa Marta del 14 gennaio… ma converrà che stia zitto?
Devi dirlo!!anch io lo amo ma tante cose non le condivido!!Mi piacerebbe incontrare qualcuno che mi facesse cambiare idea su quello che tu scrivi!!il tuo non é plagio;ne avere ragione per forza é intelligenza!!perche le parole dette con secondo fine;che nascondono altro;personalmente per come sono fatta io sincera;non mi piacciono.Tu mi apri la mente;é come aprire una finestra chiusa;sei una persona che mi fa riflettere!!ho quasi sempre cambiato idea su certe cose;lo sai perche mi hai fatto ragionare bene.Grazie!!
In tal caso devi ringraziare anche Mauro: è lui che mi ha invitato qui ed è lui che desidera che io non me ne vada dal bel castello…
si grazie a lui guarda che oggi é il suo onomastico Renato
Renato. Papa Francesco ama molto usare la parola “parresia”. Papa Francesco ama molto le persone che hanno il coraggio di dire ciò che pensano, ama essere criticato. La critica aiuta a crescere, aiuta a cercare la verità in se stessi e nelle cose intorno a noi. Quando veniamo criticati entriamo in crisi, sentiamo dolore dentro noi, ma poi la mente allarga i suoi spazi e dentro di noi sentiamo che la critica porta con se la risposta ai nostri perchè. Renato, buongiorno, SERENITA’ e TANTO BENE.
Peccato che le mie critiche difficilmente gli giungeranno…
caro Renato, il fatto stesso che si parli di omosessualità e dei “diversi” significa che per molti è ancora un problema. Non capisco però la risposta del sig, Fattori che, mi sembra, sommi comportamenti terrificanti che non si possono sommare tra loro: un delitto resta tale anche se apparentato con altri. I preti e non solo loro sono responsabili delle loro azioni e perversioni, ognuno di noi lo è. Il pregiudizio, a mio avviso, è un’altra cosa che può sfociare o in un delitto o in una emarginazione; entrambe sbagliate e condannabili. Le parole del papa sono molto forti poiché nell’apparente benevolenza e accoglienza emargina ancora di più gli omosessuali; se sei sotto la “cappa” della religione (o in qualche modo percorri un percorso di ricerca di fede) ti salvi (ma devi anche rimanere casto) se no io non ti giudico ma sappi che hai peccato. Un atteggiamento ipocrita.
Per quanto riguarda i voti di povertà, obbedienza, castità etc… ricordo che solo gli ordini monastici (frati, monaci, suore di clausura..) fanno voti; i preti credo non abbiano nessun voto da fare e se peccano si confessano come i comuni mortali e…amen!!! Me lo disse un parroco che notoriamente andava a p…
Come sta la faccenda?
Ogni tanto accendo questo p.c. impolverato e, soprattutto la mattina presto, rispondo agli amici
Un abbraccio e un bacio iole pozzi
Al fatto che difficilmente gli giungeranno, ci ho pensato dopo che ho mandato il commento. Comunque le strade del Signore sono infinite, e chissà un giorno Papa Francesco si imbatte nel blog Come Gesù, legge le tue critiche e poi ti chiama. Renato ciò che ho appena scritto non è ironia, ma una speranza. Il Papa ha bisogno di gente che lo critica, perchè ha l’intenzione di fare sempre meglio nel nome di Gesù. TANTO BENE
Buon giorno Jole Pozzi, una domanda : perchè ha scritto usando il nome di Renato Pierri e non uno suo ?
Betulla, Iole Pozzi è una cara persona amica. Ho fatto male io a non dire, come faccio solitamente, che riportavo un commento ricevuto, così come ho fatto con quello del dottor Fattori. Ovviamente quando riporto un commento di altre persone, chiedo prima l’autorizzazione a pubblicarlo.
Dovevi essere più attento ,soprattutto in questo momento caldo.
Il matrimonio è solo tra donna e uomo.
Momento caldo? Togli una coperta dal letto, oppure spegni i termosifoni.
Non di può dire quanto sia contento di ciò che ha detto Bagnasco circa la manifestazione del 30.
Non si può dire quanto godo che si affermi la linea opposta a quella di Carron e che don Mauro, con le sue fanfaluche, propagandava come la posizione della CEI.
Non si può dire quanto godo che sia stato sconfessato l’operato abusivo di Galantino e la subdola politica ecclesiale del Papa in Italia.
Obliquo e irrispettoso delle autonomie, Bergoglio ha preteso servirsi di Galantino (che viene dal nulla ed è perciò creatura sua, la sua gloria non può essere altro che il servilismo) come longa manus ufficiosa per condizionare le posizioni dei vescovi italiani.
Essi, finalmente e giustamente, hanno agosto la testa con il loro legittimo portavoce.
Quanto al merito: mai nella storia i cristiani hanno preteso di limitare l’irradiazione della luce che portano al solo ambito privato!
Non si può mettere la luce di Cristo che portiamo sotto il moggio del rifugio privato. Essa deve irradiarsi fino a contribuire alla instaurazione di un nuovo umanesimo. Per questo è giusto o perlomeno legittimo e in nessun modo un danno che i cattolici italiani siano al fianco di tanti altri loro concittadini a tutela dei minori e della famiglia naturale.
Alla faccia sua, don Mauro!
Giuseppe rispondo al tuo post nel thread Parliamo di omosessualità