Blog / Renato Pierri | 10 Gennaio 2016

Le lettere di Renato Pierri / Papa Francesco, misericordia, sì, ma senza esagerare

9 gennaio 2016

Veronica: Cara sorella Teresa, non ti sembra che si esageri un po’ con questa misericordia?

Teresa: Che cosa vuoi dire? Con la misericordia non si esagera mai.

Veronica: Non so, hai letto che cosa scrive don Mauro Leonardi, qui sul suo blog? “L’anno santo della misericordia ci ricorda che «Dio ama sempre per primo», senza condizioni, e ci accoglie così come siamo per abbracciarci e perdonarci come un padre”. E poi riporta l’omelia di Papa Francesco durante la messa a Santa Marta.

Teresa: Mi sembra giusto: Dio è misericordioso come può esserlo un buon padre.

Veronica: Sì, sì, anche il nostro caro Papa ha detto: «Quando il figlio, che aveva speso tutti i soldi dell’eredità del padre in una vita di vizi, torna a casa, si accorge che il papà lo stava aspettando. Dio sempre per primo ci aspetta. Prima di noi, sempre. E quando l’altro figlio non vuole venire alla festa, perché non capisce l’atteggiamento del papà, va il babbo a cercarlo. E così fa Dio con noi: ci ama per primo, sempre».

Teresa: Lo vedi? Mi dai ragione allora, è stato Gesù a rassomigliare il Padre ad un buon padre terreno.

Veronica: Sì, ma Gesù non esagera in quella parabola. Non parla di un efferato delinquente pentito accolto con festa dal padre. L’esagerazione sta nel dipingere un Dio sempre pronto ad accogliere a braccia aperte, col sorriso, il peggiore dei delinquenti che lo cerca. Ma le cose non stanno così.

Teresa: Spiegati meglio, sorella cara, non capisco.

Veronica: Secondo te, se il figliuol prodigo, anziché avere solo dilapidato l’eredità del padre, avesse, non so, tanto per farti un esempio, ucciso il fratello, oppure sgozzato un bambino, una creatura di Dio, secondo te, sorella carissima, il padre lo avrebbe sempre accolto a braccia aperte, con un gran sorriso? Avrebbe fatto gran festa e ucciso il vitello grasso?

Teresa: No, certo che no. Magari lo avrebbe accolto lo stesso, giacché pentito, ma sicuramente con le lacrime agli occhi, con la tristezza nel cuore, e senza fare festa.

Veronica: E’ questo che volevo dire, sorella cara: misericordia sì, ma moderata, secondo le colpe di chi torna all’ovile. Senza esagerare, senza esagerare.

Teresa: Hai ragione, sorella, come sempre hai ragione. Anche la misericordia deve avere dei limiti, se non altro per rispetto verso le vittime dei delinquenti. E’ vero che la persona pentita cambia, ma l’azione nefanda resta, non si cancella.

Veronica: Sì, Gesù stesso pone un limite: “Così, se uno dice una parola contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonata. Ma se la dice contro lo Spirito Santo, non vi sarà perdono per lui né in questo secolo né in quello futuro” (Mt 12, 32).

Veronica Tussi