Blog / Renato Pierri | 19 Dicembre 2015

Le lettere di Renato Pierri – La madre di Gesù e l’errore di un prete sognatore

Il prete e scrittore Mauro Leonardi (vedi L’Huffington Post), sul suo blog “Come Gesù”, riporta i versetti del Vangelo di Matteo sulla nascita di Gesù: «Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: “Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele”, che significa Dio-con-noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa. Matteo 1,18-24». E commenta così: «Giuseppe è un sognatore ma non nel senso deteriore del termine. Giuseppe segue una visione, perché la trova coerente alla sua vita. Al senso della sua storia e della storia e delle attese del popolo di Israele, alla sua conoscenza profonda dell’integrità e della purezza di Maria». E siccome anche don Mauro è un sognatore e segue la visione della madre di Gesù perpetuamente vergine, tranquillamente omette il versetto che segue immediatamente dopo: “Ma non si accostò a lei, fino alla nascita del figlio che egli chiamò Gesù”. Versetto che imbarazza non poco coloro che sostengono la verginità perpetua di Maria. Ci si arrampica sugli specchi, infatti, con argomenti di questo tipo: “Nel linguaggio biblico la congiunzione temporale «finché» non implica necessariamente un cambiamento di situazione per il tempo successivo”. E allora? Che significa? Non lo implica, ma neppure lo esclude. Se l’evangelista avesse pensato a Maria vergine per sempre, perché non lo avrebbe detto chiaramente? Non c’è nessuna ragione per sostenere la verginità perpetua di Maria. L’unica vera ragione è che l’amore, anche se tra due sposi benedetti da Dio, è sempre un po’ peccaminoso, soprattutto per la donna. Una santa mamma è sempre un po’ meno santa di una santa vergine. Così va il mondo. Questo mondo.

Attilio Doni

 

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