Blog / Il diario di Paci | 04 Dicembre 2015

Il diario di Paci – 107. Non ci gioco più

Con quel bambino non ci gioco, mamma.
Mi lascia su.
C’è un gioco che è molto vecchio.
È l’altalena con il palo e l’asse.
C’è un’asse poggiata su un perno, un palo.
Ti metti uno da una parte.
E uno dall’altra.
Ti dai una spinta con i piedi.
E uno va su e uno va giù.
Ma devi essere dello stesso peso.
E devi essere leale.
Devi ridare la spinta quando sei giù.
Se no l’altro rimane in aria.
Con le gambe penzoloni.
Con tutto il corpo che va in avanti.
E si può cadere.
Perché è un’altalena e non uno scivolo.
E non sei preparato a rimanere su.
E puoi cadere.
È un gioco che non mi piace.
È come certi momenti.
Certe storie nella vita.
Ma forse sono così tutte le storie della vita.
Bisogna giocarsele con chi è dello stesso peso.
Ed è leale.

Hai ragione Marta.
Con alcuni non puoi giocare.
Perché ti lasciano appesa.
Nel vuoto.
Sbilanciata.
Penzoloni.
Si impara da piccoli.
Giocando.
Che le regole servono anche nelle cose piacevoli, belle, buone.
Nel gioco.
Come nell’amore.
Si dà una spinta per uno.
Alla giusta velocità.
Con il tempo giusto.
Se no l’altro sbatte a terra con violenza.
O rimane appeso senza appigli.
Si impara da piccoli.
Giocando.
Che il gioco si fa.
L’amore si fa.

Con chi ha il cuore del peso del cuore tuo.
Stesso peso.
Per andare su e giù.
Insieme.
Senza botte.
Senza appesi.
Si impara da piccoli.
Giocando.
Che se l’altro ti sbatte a terra.
Che se l’altro ti toglie la terra sotto i piedi.
Devi cercare di scendere.
Devi andare via.
Perché il gioco è divertente se è serio.
Perché l’amore ha le regole per poter amare.
Perché si sta al parco per giocare.
Si sta insieme per amore. Per amare.
E se uno ha paura.
E se uno cade.
E se uno piange perché non ha più sicurezza sotto i piedi e tra le mani.
Non è più un gioco.
Non è più stare al parco.
Non è più amare.
E allora vai via.
Da chi ti ama.
A dire no.
Non voglio più, andiamo via.
Portami a casa.

(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È un’emigrante di origine venezuelana sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Da vent’anni vive a Roma e si mantiene facendo pulizie.