Blog / Il diario di Paci | 23 Ottobre 2015

Il diario di Paci – 102. Le favole di Stella

Ti piacciono le favole, Paci?

Si, mi piace leggerle.
Non mi piace ascoltarle.
Sono stata una bambina solitaria.
Le favole le leggevo da me.

A me, invece, piacevano tanto da piccola.
Volevo sempre che me ne raccontassero altre.

Io, Stella, ricordo un mangiadischi e dei 45 giri con le favole. C’erano le favole, le musiche, le canzoni e poi tutte le voci del principe, della principessa, il cattivo, il buono, tutti.

A me, Paci, piaceva la principessa.
E poi mi piaceva il principe.
Mi immaginavo i vestiti, le carrozze.

A me, no. A me piaceva il castello, o la casetta nel bosco.
Guardavo le figure del castello, i particolari.
Mi piacevano le finestre illuminate.
La sala da ballo con le luci e le tende lunghe fino a terra.
E la casetta nel bosco con la porticina e il tetto di paglia e le finestre con i vetri a quadretti e dentro si vedeva il tavolo con la candela sopra.
Quanto mi piaceva leggere e guardare quei disegni minuziosi.
Che gioia era entrare in quelle stanze lussuose o in quella casetta piccola.

E tu chi eri, Paci? La principessa, la povera, la strega, la fata buona? Io facevo sempre la principessa, Paci.

Io, no. Io ero la casa.
Me la imprimevo negli occhi.
Ancora oggi. Dopo quarant’anni ti posso dire i singoli particolari di quei disegni.
Io ero quella casetta.
Ero un tutt’uno con quelle stanze.

Non ti piacevano i vestiti della principessa?

Sì, mi piacevano ma io volevo stare in quella casa, e guardare il mondo dalla finestrella.
Non so, ma ero fatta così.
Della favola mi piaceva la casetta, il castello.
Diciamo che se fossimo stati nella stessa favola, io ti avrei aspettato a casa e ti avrei lasciato padrona di tutti i vestiti e della carrozza.

Incredibile, mi ricordo ancora quella casetta.

(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È un’emigrante di origine venezuelana sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Da vent’anni vive a Roma e si mantiene facendo pulizie.