Le lettere di Renato Pierri -Il termine “pedofilia” non esiste nel Catechismo
Il Pasquino; Politicamentecorretto 23 settembre 2015
Su l’ L’Huffington Post del 22 settembre, il prete e scrittore Mauro Leonardi, in un articolo riguardo al grave comportamento di alti ufficiali afghani che abusano sessualmente di minori, denunciato da un soldato americano, scrive tra l’altro: «Perché una notizia così non è in prima pagina? È troppo forte? A chi dà fastidio? Rischiamo che si riparli di preti e pedofilia? Ma può mai essere un argomento troppo sfruttato quello della pedofilia? Non mi spaventa che qualcuno scriva a commento del mio pezzo: “Con quello che avete fatto voi preti!”. No, non se ne parla mai troppo. Non è mai un argomento troppo sfruttato e che possa stancare. Finché un bambino viene legato al letto con una catena e violentato, non mi sento di dire che se ne è parlato abbastanza. E se si ritira fuori la storia dei preti pedofili, io dico che non dobbiamo pensare a noi stessi ma alle vittime, sempre alle vittime. Che se ne parli. Sembrerà troppo. Ma non è mai abbastanza». Giustissime
riflessioni, e mi sembrerebbe una meschinità dire a don Mauro: “Con quello che avete fatto voi preti!”. Io invece coglierei l’occasione per suggerire sommessamente alla Chiesa di inserire nel Catechismo almeno un paragrafo dedicato al grave peccato della pedofilia. Questo termine, “pedofilia”, stranamente non compare nel Catechismo della Chiesa cattolica. Vi sono solo brevi cenni dove si parla di fornicazione: “Inoltre è grave scandalo quando vi sia corruzione dei giovani” (2353), e dove si parla di stupro: “Ancora più grave è lo stupro commesso da parte di parenti stretti (incesto) o di educatori ai danni degli allievi che sono loro affidati” (2356). Ma la parola “pedofilia” nel Catechismo non esiste. Per contro vi sono ben tre interi paragrafi dedicati all’omosessualità. Così va il mondo.
Carmelo Dini
Qui il link a Politicamente Corretto.
Qui il link a Il Pasquino
Renato allora vuol dire che per la chiesa pedofilia non è peccato.Cosa si puo pensare se no??che come ha scritto Lidia è una malattia.Quindi si spiega perche si nascondeva quella commessa dai preti è malattia.Una grave malattia che puo prendere un adulto e che si fa??la si cura e come??nel carcere?!no in istituti psichiatrici e poi??escono ed ê possibile ritorni!!un circolo vizioso.No Renato le malattie non sono peccati.Hai capito ora perche??
Non è vero che per la chiesa la pedofilia non è peccato.
C’è scritto chiaro e tondo che atti sessuali quando implicano uno scandalo di giovani sono gravi.
La pedofilia in senso medico è una malattia – un disturbo psichiatrico (oppure qualcuno pensa che sia normale provare desiderio di fare sesso con un bambino, scusate?). Il che non vuol dire che allora va bene stuprare bambini.
E non è detto che tutti coloro che stuprano bambini abbiano questo disturbo. Quello che lo fanno perché “si fa”, come in Afghanistan, per esempio.
Il riconoscimento del disturbo può essere utile PRIMA che una persona molesti i bambini. Ci sono casi in cui si sapeva che una persona era “un po’ strana”. ma guarda caso, nessuno gli ha detto “andiamo dallo psichiatra e stai lontano dai bambini”.
Una volta che il danno è fatto, resta il carcere (e almeno un bambino traumatizzato).
Molto bene!!questo volevo scrivessi la mia era una provocazione per farti spiegare il tuo pensiero che condivido pienamente!!naturalmente bisogna vedere se le cure siano fatte bene per evitare recidive.Chiaro allora che dev essere introdotto il termine pedofilia!!come c é omosessualita;inteso come peccato.Come vedi in afganistan fa parte di una cultura retrogada certo cio non toglie sia un crimine.Al peccato non sempre si puo dare giustificazione perche non tutti i pedofili sono malati!!
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