Blog / Il diario di Paci | 11 Settembre 2015

Il diario di Paci – 96. Diventare normali

Lo sto facendo, Stella.
Cosa?
Di non essere più speciale, super.
Perché non lo sono.
Sto iniziando a farlo.
A chiamare di meno.
A non rispondere subito ma appena posso.
A non dire sempre “No, non ti preoccupare”.
A visualizzare senza rispondere in un secondo.
A non visualizzare ma leggere solo le prime parole del messaggio sulla tendina e il resto, poi, quando sarà possibile.
A chiamare e riattaccare se non risponde subito.
E non richiamare compulsivamente fino a che non risponde.
A dire “Ora non posso ma dammi un orario che ti richiamo subito”.
Rispondere brevemente ai messaggi. Senza mettere puntini di sospensione, emoticons e Ciao amore, a profusione.
Se devo dire Ok, scrivo solo Ok.
Se è Sì, solo Sì.
E poi Ciao.
E poi basta.

Cioè, Paci, mi stai dicendo che cominci a prendere le distanze?
Che ami di meno? Lo ami di meno?

No. No.
Anzi.
Non l’ho mai amato come ora.
Ma è che comincio a capire.
Comincio a vedere le cose come stanno e a viverle così come stanno.
E sai qual è la prima cosa che ho visto bene quando ho cominciato a vedere le cose come erano, così , realmente?
Ho visto me stessa.
La prima cosa che trovi quando cerchi la verità sulla tua vita, è la tua vita, te stessa insomma.
E io non sono speciale né eccezionale come apparivo.
Sono speciale Paci, eccezionale Paci. E Paci a volte non ce la fa a rispondere subito come tutti i mortali.
Ecco cosa ho visto.
Ecco cosa faccio.
Con te, con Marta, con René, con lui.
Amo senza essere speciale.
Amo come sono io
Sono io la mia specialità.
Chi mi ama, vuole me.
Se vuole di più, non vuole me.
Se vuole di meno, non vuole me.
Se vuole altro, non vuole me.
Ed è stato come raggiungere il bordo della piscina.
Senza una gara.
Non dovevo vincere nulla, ma solo godermi l’acqua e le bracciate.
Senza fare allenamento. Non ho contato le vasche, i tempi. Non avevo nulla da perfezionare, da preparare. Solo l’acqua e le bracciate e la sponda alla fine.
Per riposare.
Per godere l’aria.
Per togliere la cuffia.
E un attimo sotto l’acqua a mandare i capelli dietro.
E poi fuori con l’acqua che spinge su.
Con l’acqua che cola sul bordo.
Ecco cos’è l’amore quando mi amo.
Una meraviglia.
E me lo ha insegnato lui.
E poi se voglio mi tuffo e prendo i tempi.
Ma solo perché è bello.
E allora casomai ricomincio a fare quello che facevo prima.
Ma senza un programma come prima. No basta.
Solo come me.
Come sono io.

(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È un’emigrante di origine venezuelana sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Da vent’anni vive a Roma e si mantiene facendo pulizie.