Blog / Il diario di Paci | 04 Settembre 2015

Il diario di Paci – 95. Non ragioni come un uomo

Non ragioni proprio come un uomo!
Mi hai detto così ieri.
Si, è vero.
Un uomo che ora sta male, che ora soffre, non penserebbe mai che dieci anni prima poteva riempire un biberon e aiutare la moglie con la figlia, e ora starebbe meglio. Lui starebbe meglio.
Mi hai detto così ieri. Non ragioni proprio come un uomo.
Si, è vero.
È vero che non ragiono come un uomo.
È vero che un uomo non cercherebbe mai i perché della sua sofferenza di oggi in un fatto di dieci anni prima.
Ma se c’è una cosa che so.
(Forse perché sono donna?)
(Forse perché sono stanca di soffrire?)
Se c’è una cosa che so è che i problemi di oggi non sono mai, solo, i problemi di oggi.
A me, degli alberi, piace guardare le radici.
I bozzi che fanno sotto la terra.
Come escono, a volte.
Come si arrampicano tra terra e sassi.
I pini distruggono tutto. Alzano i pavimenti.
Il fico anche.
La palma ha radici come una rete. Fitte. Come un telo.
L’ulivo, corte, tozze come i rami.
Mi piacciono le radici.
I frutti sono buoni o amari.
La pianta è bella o brutta.
Ma non è guardando le foglie o assaggiando i frutti, che lo capisci.
Guarda le radici.
Un albero piantato male.
Non ce la fa ad essere bello.
A dare frutti buoni.
È inutile potarlo.

Si, hai ragione.
Non ragiono come un uomo.
Se guardo la mia vita.
I miei giorni.
Se sono amari. Se sono brutti.
Cerco le radici.
Dove le ho piantate?
Certo, poi, non cambia molto, anzi, nulla.
Ma almeno non mi sforzo inutilmente.
Non mi metterò a potare il presente.
Se una casa è esposta a nord, di sole ne avrà poco.
Non posso buttarla giù. Questo non posso farlo.
Ma non metterò tende pesanti. Questo posso farlo.
Ti sto innervosendo, vero?
Troppe chiacchiere.
Troppi esempi.
Troppe ripetizioni.
Se fossimo al telefono, faresti quei silenzi, o, peggio ancora, quella voce distaccata-secchiata di ghiaccio.
Se fossimo di persona, non so.
Anzi, si.
Se fossimo di persona, sarebbe bellissimo e di parlare non mi andrebbe molto. Riderei. Mi andrebbe tanto di ridere con te.
Stare insieme: eccolo il terreno migliore dove piantare i miei giorni.

(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È un’emigrante di origine venezuelana sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Da vent’anni vive a Roma e si mantiene facendo pulizie.