Le lettere di Renato Pierri – Una petizione al Papa non è compromettente
Politicamentecorretto; Il Pasquino 16 agosto 2015
Ho lanciato una petizione online a Papa Francesco, tramite Avaaz, affinché siano modificati o eliminati i paragrafi del Catechismo dedicati all’omosessualità. La ragione è che questi paragrafi sono offensivi nei riguardi degli omosessuali e la Chiesa è in grandissima parte responsabile dei pregiudizi sull’omosessualità. Una petizione che è in realtà solo una provocazione, giacché anche se fossero in milioni a firmare, difficilmente, molto difficilmente la Chiesa ne terrebbe conto. Dopo un paio di giorni le firme sono appena dodici. Forse perché siamo a ferragosto? Non lo so. Evidentemente molte persone non religiose ma anche religiose che ritengono offensivi quei passi del Catechismo, temono, firmando, di compromettersi in qualche modo. Non so. Ho comunicato sul blog “Come Gesù” la notizia della petizione e solo una religiosa signora l’ha firmata. La religiosa signora sa che criticare la Chiesa non significa mettersi contro la Chiesa, e soprattutto non significa mettersi contro Cristo. La gentile signora mi ha chiesto: “E don Mauro? Dovrebbe firmare don Mauro?”. Don Mauro è il titolare del blog. Lui anche sa benissimo che criticare la Chiesa non significa assolutamente essere contro la Chiesa, ma come potrebbe un sacerdote, anche se fosse d’accordo, firmare una petizione del genere? Giusto che non firmi. Ma chi non è sacerdote e vuole sostenere la petizione, firmi senza esitazione, parola mia non gli succederà niente di male. Niente di male, ve l’assicuro.
Ecco il link della petizione
Carmelo Dini
P.S. Divertenti le scuse addotte da chi è d’accordo ma non firma perché…
Tratto da Politicamentecorretto
Tratto da Il Pasquino
Qui altre informazioni su questa petizione