L’Huffington Post – La bestemmia di un padre che lascia annegare la figlia pur di non renderla impura
AGGIORNAMENTO IL GIORNO SUCCESSIVO ALLA PUBBLICAZIONE – La notizia della ragazza morta a Dubai ha fatto il giro del mondo ma era vecchia di 20 anni. I maggiori quotidiani nazionali e internazionali (compreso l’HuffPost Italia) l’hanno ripresa, rilanciandola come attuale. Non una bufala, perché il fatto è accaduto, ma nel 1996. Soltanto il The Guardian ha capito come è andata (ndr)
________
Un turista asiatico, giunto a Dubai con la moglie e i figli, un uomo alto e robusto, ha preferito che la figlia di 20 anni annegasse, piuttosto che i soccorritori, dei bagnini maschi, la toccassero. Secondo le credenze religiose di costui, se i soccorritori avessero toccato la ragazza per salvarla, l’avrebbero disonorata a vita.
Non è secondario che l’uomo fosse forte: quando i bagnini vedendo la ragazza in difficoltà sono andati in suo soccorso, il padre ha cominciato a diventare violento nei loro confronti impedendo loro i soccorsi. Lo racconta, scioccato, il tenente colonnello Ahmed Burqibah che conclude aggiungendo che l’uomo è stato denunciato e ora sarà processato.
Ci sono libri che non vorresti finissero mai perché non vorresti mai finire di leggere e, al contrario, ci sono notizie che sono sempre troppo lunghe perché sono troppo tragiche, anzi “tragico” è un termine che non rende l’idea. Lo shock che mi pervade è profondo perché, oltre che uomo, sono prete. E mi fa un male pazzesco che delle bestemmie vengano prese per credenze religiose, e sono ben felice che le agenzie non dicano quale fosse la religione di questo padre contro natura, così posso fare un discorso generale e rispettare ogni credenza purché umana.
Sì, perché le bestemmie non sono quelle nell’intercalare del dialetto toscano o veneto. Bestemmiare Dio è bestemmiare la vita con la morte e bestemmiare la ragione umana con la follia e chiamare tutto questo credenza religiosa. Questa è una bestemmia.
Il dolore che mi pervade deriva anche da una verità tanto semplice quanto profonda. Troppo spesso le religioni sono nemiche del corpo e del sesso perché il sesso e il corpo hanno una dimensione sacrale. Misteriosa. Proprio per questo la religione vorrebbe fosse suo esclusivo terreno di caccia e se ne appropria attraverso inspiegabili sanzioni di “impurità”. Ma il sesso e il corpo sono qualcosa di sacro davvero, ed è così non perché lo dicono le religioni. E quanto più si cerca di intrappolarli tanto più risorge in essi un’istanza di mistero. Che illumina in modo evidentissimo quando l’uomo religioso – addirittura un padre – diventa un bruto.
Tratto dall’Huffingtonpost
Qui il link a Papaboys
L’articolo è anche su TermometroPolitico e AllNews24