Loretta Conte – Il progetto d’amore
Loretta Conte è una nonna napoletana – a tempo quasi pieno – che ha iniziato a frequentare il forum il 19 marzo 2013. Ama poesie, racconti, ceramiche e ricette napoletane.
Questa poesia è ispirata alla vita di san Giovanni Bosco di cui quest’anno ricorre il bicentenario della nascita.
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Gesù, sognava il suo progetto d’Amore
per un mondo lacerato dall’odio e guerre.
Sognava una casa comune e accogliente
ove regnava fra tutti,
pace e gioia vivendo uniti.
Sognava, Gesù, un ambiente sano,
ricco di autentici valori,
animato da un clima festoso
di collaborazione e responsabilità
tra giovani e adulti
di ogni etnia, razza e cultura.
Sognava, Gesù, una moltitudine
di allegri bambini,
che insieme giocavano prendendosi per mano.
Sognava, Gesù, un orizzonte di Pace
e fede coraggiosa
in un’autentica esplosione di amicizie
dai tenui colori primaverili,
colmi di entusiasmo e di allegria solare.
Sognava, Gesù il Risorto,
una umanità restaurata in ciascuno di noi
come un incontro di fede
per un dialogo aperto, colmo di Bene.
Gesù, inviò il suo sogno d’amore
a un bimbo di nove anni
che si chiamava Giovanni Bosco:
figlio di contadini a Castelnuovo d’Asti.
Giovanni, sensibile, aperto all’amore di Dio,
accolse con stupore il sogno profetico
e con l’aiuto di Gesù
realizzò il divino progetto d’amore.
Giovanni, dopo gli studi divenne servo per amore
e ministro di Dio!
Percorse infinite strade per educare ragazzi
bisognosi e diseredati,
abilitandoli in mestieri di ogni genere
donando loro dignità, vigore e personalità;
in quanto figli in Cristo.
E… li formò con salmi e parole soavi
alla dottrina cattolica, alle preghiere
con santa letizia ed empatia.
Il suo programma
ispirato al progetto divino
durò per sempre e ancora oggi:
Da mihi animes,coetera tolle
(Dammi le anime, prenditi tutto il resto).
Il suo insegnamento
fu ispirato dalla teologia ignaziana:
benigna, misericordiosa e positiva.
Fondatore dei salesiani e degli oratori estivi
detti “Grest”, insegnò ai cattolici
la strada da seguire per la salvezza delle anime
e il segreto della vera esistenza
era racchiuso in questo motto:
“Tratta il mondo con vera libertà
senza diventare schiavo di pregiudizi,
inganni e mondanità.
Vivi in sancta laetitia su questa terra,
per godere la beatitudine eterna dopo la morte;
perché tutto passa: ciò che non è eterno è niente”.
Giovanni Bosco non dimenticò nessun giovane,
visitò i carcerati; fondò altri oratori
aiutato dalla marchesa di Barolo,
fondò una istituzione sanitaria per bimbe povere e disabili.
Con Santa Maria Domenica Mazzarella
fondò l’Istituto delle figlie di Maria Ausiliatrice,
inculcando nelle giovani generazioni lo spirito salesiano.
Giovanni Bosco amò Il Signore con l’offerta di tutto se stesso;
adorò la SS. Trinità e di riflesso amò il prossimo in Dio
Venerò la Madonna più di sua mamma Margherita
che collaborò molto con lui aiutandolo a sviluppare i suoi figli adottivi.
Giovanni Bosco condivise la Croce di Cristo
accettando mortificazioni e penitenze
e attuò il sogno divino per fare del mondo una casa comune,
un luogo santo, un vasto cortile in cui giovani, adulti e piccini,
collaborassero insieme come operatori di Bene e di Pace
con gioia e letizia, per restaurare l’umanità ferita,
unicamente per la gloria di Dio Padre Onnipotente e Misericordioso.
Autrice: Loretta Conte
Attualmente a Procida vi è l’oratorio estivo “Grest” ispirato a quelli di San Giovanni Bosco. Don Marco, il giovane parroco del Santuario della Madonna delle grazie, ha voluto che i bambini stessero insieme nel periodo estivo per creare relazioni tra di loro e che partecipassero anche gli adulti (nonni e genitori). Venerdì 17 gli adulti parteciperanno all’incontro di famiglie all’oratorio che sarà un incontro conviviale e di musicalità per creare amicizie.
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