Renato Pierri – Un giorno non si parlerà più di nozze gay e di maternità surrogata
“Siamo in pochi qui sul blog “Come Gesù” ad essere dalla parte degli omosessuali, io, tu, don Mauro”, così mi scrive dispiaciuta una signora che frequenta quel blog. Trascrivo la mia risposta. Non so fino a che punto don Mauro sia dalla parte degli omosessuali, non so se sia d’accordo sul fatto che nell’esercizio della sessualità da parte degli omosessuali non c’è male, non c’è peccato, qualora (ed è ovvio) il loro amore non rechi danno a qualcuno. Sono molti nel nostro Paese, credenti o non credenti, ad essere contro il riconoscimento del matrimonio tra due persone dello stesso sesso, e credo che lo sia anche don Mauro. Ma la storia va avanti, i diritti umani si affermano sempre più, ed è questione di tempo. Quanto tempo ancora? Trenta, cinquant’anni? Forse più? Ma un giorno non si parlerà più di omosessualità, perlomeno nei paesi più civili, quelli occidentali. Non si parlerà più di nozze gay, e nessuno si scandalizzerà più per quel miracolo della fecondazione assistita e neppure per la maternità surrogata, che per certi aspetti richiama alla mente il miracolo del concepimento verginale di Gesù. Un giorno, chissà, la Chiesa rimprovererà le coppie omosessuali che non vorranno sposarsi e non vorranno mettere al mondo dei figli. Dirà loro: “Visto che la scienza vi dà questa possibilità, perché non ascoltate la parola del Signore? Non ha forse detto crescete e moltiplicatevi? E’ vero, il bambino nasce grazie alla scienza, ma non nascerebbe senza la volontà di Dio. Non è naturale? E che cosa significa? Non naturale non significa immorale, è un pregiudizio senza fondamento. Quante cose non naturali facciamo e nessuno le ritiene immorali? Il parto cesareo, per fare uno tra mille esempi, non è naturale”. Alcuni cristiani sono rimasti indietro forse più di quanto lo sia oggi la Chiesa stessa. A Venezia un sindaco è tornato indietro di secoli. Ma è questione di tempo. Quanto tempo? Quanti papi ancora dopo papa Francesco?
Carmelo Dini
Tratto da Politicamente Corretto