Il diario di Paci – 84. Le bugie
Come si fa, mamma, a capire se ti dicono una bugia?
Le bugie sono brutte e si riconoscono, vero, mamma?
Marta è scesa dallo scivolo ed è venuta da me.
Mentre mi dava la molletta dei capelli che le cade sempre, mi ha chiesto questo.
La bugia.
Sarebbe bello se tutte le bugie fossero brutte.
Le riconosceremmo subito.
Sarebbe bello se brutto e bello, cattivo e buono, fossero proprio così. Netti, chiari, uno di qua e uno di là.
Ma non è così.
Sono come mischiati.
Dire bugie è brutto, Marta.
Ma non tutte le bugie sono brutte.
Alcune sono buone, sono come una carezza. Ma a me non piacciono. Mai.
Tu le dici le bugie, mamma?
Amo Marta.
Non gliene frega niente di cosa dice lo Zingarelli, di cosa ordina la morale.
No.
Lei ti dice: E tu?
Tu, che fai?
Tu, che dici?
Tu, chi sei?
All’amore si risponde spesso con l’amore. Ma sempre con la verità.
Si, Marta, mamma qualche volta dice, e ha detto, bugie.
È rimasta zitta, a guardarmi.
E poi si è appoggiata al mio ginocchio.
Brava Marta.
Serena.
Sono io.
Sei tu.
Non conta altro.
Così si fa.
Quando vuoi capirci qualcosa della vita, delle persone, delle situazioni, della realtà, di quello che ti accade.
Quando vuoi capirci qualcosa.
Togli l’audio.
Non parlare più.
Non ascoltare più.
Togli l’audio.
E guarda.
E tocca.
Ti dice “Ti amo”?
Sarà vero amore?
Togli l’audio.
E guarda.
Dov’è?
È lì? Con te?
Allora ti ama.
Non c’è?
Non ha tempo?
Allora è una bugia.
Non ti ama.
Si scorda tutto.
Chiede scusa.
Poi si riscorda.
Togli l’audio.
E aspetta.
Guarda il suo viso.
Senti solo il tono della voce.
Lascia stare le parole.
Senti cosa fanno le sue mani.
Quella è la verità.
Grazie Marta.
La tua mano sul ginocchio.
Il tuo silenzio.
Il tuo sguardo.
Sono la più bella lezione di amore e fiducia che abbia mai ascoltato.
(Il Diario di Paci, Mauro Leonardi)
Paci è il personaggio che ha dato vita alla protagonista del romanzo “Una giornata di Susanna”, acquistabile online e in tutte le librerie. È un’emigrante di origine venezuelana sposata con René, un uomo che la trascura. Ha un amante, una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Da vent’anni vive a Roma e si mantiene facendo pulizie.